Momenti di tensione

Il video della mega rissa tra minorenni di venerdì pomeriggio in viale Risorgimento a Mantova

Un faccia a faccia tra alcuni adolescenti, in quella che sembrerebbe una resa dei conti, con tutt'attorno un folto gruppo di altri ragazzi, accorsi o per partecipare o per assistere all'escalation di violenza

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La maxi rissa tra minorenni scoppiata in viale Risorgimento a Mantova

Mentre le indagini della Polizia Locale stanno proseguendo nel tentativo di identificare i giovani ragazzi che lo scorso venerdì, 1° marzo 2024, hanno partecipato alla rissa tra minorenni avvenuta nei pressi della fermata dei bus in viale Risorgimento a Mantova, in queste ore sulle diverse piattaforme social e nelle chat si sta diffondendo un filmato di quegli attimi concitati e violenti, realizzato da alcuni dei passanti presenti al momento delle botte.

Mantova, il video della rissa tra minorenni in viale Risorgimento

Un faccia a faccia tra alcuni adolescenti, in quella che sembrerebbe una vera e propria resa dei conti, con tutt'attorno un folto gruppo di altri ragazzi, accorsi o per partecipare o per assistere all'escalation di violenza. E' questo ciò che è accaduto intorno alle 14 di venerdì scorso, 1° marzo 2024.

Una maxi rissa che è stata anche documentata da alcuni filmati, realizzati dalla gente presente nei pressi del passante dei bus in viale Risorgimento e poi fatti circolare sui social (come ad esempio sulla pagina Telegram "Emergenza Babygang e Bullismo") e nelle piattaforme di messaggistica.

Qui di seguito vi mostriamo cosa è accaduto in quei momenti concitati, consigliandovi però cautela nella visione perché le immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità:

Come si può ben vedere dalle immagini appena riportate, l'episodio violento ha visto il coinvolgimento di circa una ventina di giovani, la maggior parte di origini indiane. Una grave situazione che ha portato anche al ferimento di un 17enne, colpito al volto da un tirapugni. Il giovane, trovato sanguinante e dolorante, è stato subito trasportato al Pronto Soccorso dell'ospedale Carlo Poma di Mantova per tutte le cure del caso.

Proseguono le indagini per identificare i responsabili

A segnalare la maxi rissa alla Polizia Locale sono stati i diversi passanti di viale Risorgimento, scioccati e preoccupati per ciò che stava accadendo in quel momento davanti ai loro occhi. In breve tempo, sul posto, sono sopraggiunte alcune pattuglie delle Forze dell'Ordine, circostanza che subito ha portato i giovani rissosi a darsela a gambe levate.

Come ci fanno sapere dalla sede della Polizia Locale di Mantova, al momento sono ancora in corso le indagini per cercare di risalire all'identità dei minorenni che hanno partecipato alla rissa. Gli agenti, in tal senso, stanno setacciando ininterrottamente le immagini delle telecamere di videosorveglianza di viale Risorgimento e dei giardini del Parco del Te. Di grande importanza per il riconoscimento dei responsabili sarà anche l'analisi dei filmati realizzati dai passanti in occasione dell'evento violento.

Per gli autori della rissa si pensa al Daspo Urbano

Nel frattempo, nel corso della mattinata di sabato, 2 marzo 2024, in Prefettura a Mantova si è tenuta una riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia, allargata anche agli agenti della Locale e ad Apam, per una prima valutazione operativa del sistema di sicurezza durante la rissa tra minorenni.

Oltre a un’analisi dell’episodio alla luce delle procedure operative concordate con le Forze di Polizia ed Apam al tavolo prefettizio nei mesi scorsi, il Prefetto ha chiesto che, all’esito delle verifiche in corso, vengano adottati i provvedimenti di prevenzione personale – come il Daspo Urbano DACUR – a carico dei minori che hanno partecipato all’evento.

Il Daspo urbano è definito dalla legge come “misura a tutela del decoro di particolari luoghi”: in pratica, un sindaco – con il prefetto – può multare e stabilire un divieto di accesso ad alcune aree della città per chi "ponga in essere condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione" di infrastrutture di trasporto (strade, piazze, ferrovie e aeroporti). Il provvedimento è di fatto un divieto di accesso indirizzato ad una singola persona in alcune zone su ordine del Questore.

Considerata la giovane età dei soggetti coinvolti nelle risse, il Prefetto ha evidenziato, nella circostanza, quanto sia utile proseguire, con decisione e convinzione, nelle iniziative avviate in materia di prevenzione e contrasto al disagio giovanile: sul punto, il Prefetto ha richiamato quanto concordato nella recente riunione con i dirigenti scolastici il 28 febbraio scorso, ribadendo la necessità di assicurare il costante raccordo informativo tra le forze in campo, insegnanti, dirigenti scolastici, operatori del trasporto pubblico locale e Forze di Polizia, quale strategia efficace ad intercettare prontamente eventuali profili di criticità.

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