Legionella, Codacons sporge denuncia "ipotesi di reato di epidemia nel Mantovano"
Secondo le ricostruzioni, a determinare le condizioni per il contagio concorse anche la secca del Chiese, che divenne un brodo di batteri.
Legionella, Codacons fa denuncia per l’ipotesi di reato di epidemia.
Il caso
“Sarebbero giunte a conclusione le indagini disposte dal Ministero della Sanità per indagare sulle cause della diffusione di legionella nei comuni di Brescia, di cui danno notizia i colleghi di BresciaSettegiorni, e Mantova relativi alla scorsa estate – fa sapere Codacons in una nota – Il diffuso contagio causò ben 7 morti e circa un migliaio di ammalati”.
Le cause
“Secondo le ricostruzioni, a determinare le condizioni per il contagio concorsero le temperature estive, la secca del Chiese – che divenne un brodo di batteri – e le aziende che continuarono ad utilizzare l’acqua contagiata del fiume per il raffreddamento degli impianti – diffondendo così nell’aria i batteri -". Ipotesi ribadita nei giorni scorsi anche in relazione alla morte di una donna cremonese per legionella, ricoverata anche all'ospedale di Asola.
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La denuncia
“Evidentemente le istituzioni e le aziende hanno soprassieduto colpevolmente davanti ad una manifesta situazione di rischio di epidemia. Il calore estivo, la secca del corso d’acqua e il rischio di batteri erano fatti notori, colpevolmente ignorati. In ragione di ciò il Codacons depositerà presso la Procura della Repubblica atto di denuncia/querela per il reato di cagionata epidemia”.
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