Osservatorio Demografia d'impresa

L'allarme di Confcommercio: il settore terziario mantovano è in difficoltà

Calano le imprese nel commercio al dettaglio e nel comparto alberghi, bar e ristoranti sia in centro che in periferia

L'allarme di Confcommercio: il settore terziario mantovano è in difficoltà
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Il settore terziario mantovano è in grave sofferenza. E' quanto quanto emerge dai dati aggiornati a giugno 2023 dell'Osservatorio della demografia d'impresa nelle città italiane e nei centri storici realizzato dall'Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne.

(In copertina: immagine di repertorio)

Il settore terziario mantovano è in difficoltà

Particolarmente critica la situazione del commercio al dettaglio:

  • fuori dal centro storico, a giugno 2023 erano attive 205 imprese contro le 251 del 2019 e le 267 del 2012;
  • in centro storico, sempre a giugno 2023 le imprese erano 237 contro le 286 del 2019 e le 317 del 2012.

Trend in calo pure per l'aggregato alberghi, bar, ristoranti attivi:

  • fuori dal centro storico, a giugno dello scorso anno c'erano 161 pubblici esercizi contro i 197 del 2019 e i 179 del 2012,
  • segno meno anche in centro storico: 172 imprese a giugno 2023, 194 nel 2019, 190 nel 2012.

Anche i servizi di alloggio segnano il passo rispetto al 2019. Qui di seguito ecco il dettaglio integrale delle imprese nel settore terziario a Mantova.

Questi dati sono stati commentati dal presidente di Confcommercio Mantova Ercole Montanari:

"L'effetto pandemia, il boom dell'inflazione, il conseguente calo dei consumi, la difficoltà di trovare personale, la concorrenza dell’online, dove i colossi del web imperversano, si fanno sentire eccome sul tessuto del terziario di mercato".

A ciò si aggiungono anche le parole del direttore generale Nicola Dal Dosso

"La desertificazione del centro storico e delle periferie si sta purtroppo accentuando, servono politiche per accrescere l’attrattività, l'accessibilità e la sicurezza della città. Confcommercio come sempre è pronta a fare la sua parte nell’indispensabile confronto di idee e nella progettualità che deve coinvolgere istituzioni e associazioni di categoria”.

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