Cartiera Pro-Gest: il Comune di Porto Mantovano chiede controlli

La richiesta ad Arpa: verifiche su eventuali rumori e odori. Il sindaco: "Linea cautelativa".

Cartiera Pro-Gest: il Comune di Porto Mantovano chiede controlli
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Cartiera Pro-Gest: il Comune di Porto Mantovano chiede ad Arpa controlli su eventuali odori e rumori.

La richiesta ad Arpa

Con due istanze trasmesse il 10 aprile scorso, il Comune di Porto Mantovano ha richiesto ad Arpa di effettuare rilevazioni nella zona di Montata Carra per verificare eventuali situazioni di inquinamento acustico e di molestie olfattive da ricondurre all’attività di Pro-Gest. Il provvedimento è stato assunto in seguito alle segnalazioni degli abitanti dei quartieri di Cittadella e Ponte Rosso, zone di Mantova che confinano con il quartiere di Porto.

Nessuna segnalazione a Porto

In Comune non sono al momento giunte segnalazioni specifiche da parte dei residenti portuensi ma l’iniziativa, promossa dal sindaco Massimo Salvarani, si sposa con la linea della massima attenzione, tenuta fin da subito dall’amministrazione comunale, sulla sostenibilità ambientale delle attività condotte all’interno della cartiera. "Non posso emettere provvedimenti nei confronti di un’attività che ha sede in un altro comune – spiega Salvarani – ma, facendomi interprete delle preoccupazioni dei cittadini, a scopo preventivo ho ritenuto doveroso richiedere queste campionature nel nostro territorio".

Equilibrio tra lavoro e ambiente

Laddove il Comune ha potuto agire, per competenza e a volte anche in forma estensiva rispetto al dettato normativo, lo ha fatto, creando un argine comune con gli enti e i comitati allo scopo di raggiungere un auspicabile equilibrio tra la difesa dei posti di lavoro e la tutela dell’ambiente e della salute. Nonostante non fosse titolata a partecipare, nel 2015 l’amministrazione comunale ha preso infatti parte alle conferenze dei servizi in Provincia esprimendo parere contrario al rilascio dell’AIA (autorizzazione integrata ambientale) senza valutazione d’impatto ambientale, e nel 2016 ha impugnato al Tar l’autorizzazione rilasciata nel frattempo dalla Provincia, operazione che in seguito ha portato al dimezzamento della produzione e delle attività di termovalorizzazione pianificate da Pro Gest.

"Tutelare la comunità"

"Continueremo a vigilare - spiega Salvarani - e a fare nostre le preoccupazioni dei cittadini, che nessuno, per nessuna ragione, si può permettere di schernire. Nel solco istituzionale, sono risoluto a tutelare la comunità e il territorio". In tale senso Salvarani, candidato del Partito Democratico e della lista Porto Futura alle prossime elezioni comunali, anticipa che il programma elettorale prevede misure di potenziamento del controllo sulla cartiera attraverso l’adesione al progetto promosso da Canottieri Mincio in collaborazione con il CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche. L'operazione consiste nel monitoraggio scientifico della qualità dell’aria e del suolo prima che l’attività dello stabilimento entri a pieno regime, per misurarne in termini comparativi il reale impatto sull’ambiente e sul territorio, e adottare provvedimenti conseguenti.

Le indagini

Come noto, nei confronti della cartiera di Mantova è in corso un'attività della Procura di Mantova che ha messo sotto indagine il direttore dello stabilimento. A seguito di un sopralluogo delle forze dell'ordine e di Arpa, venne eseguito un maxi sequestro interno allo stabilimento, che qualche giorno dopo ha portato a un parziale dissequestro deciso dal giudice del tribunale di Mantova. Dal canto suo la cartiera si è difesa spiegando di non essere ancora in grado di lavorare a causa dei tempi lunghi per il rilascio delle autorizzazioni e che l'eventuale presenza di rifiuti nella carta da macero non è propria responsabilità.

 

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