Morto alle Barbados a un passo dal rientro in Italia: la famiglia ora vuole la verità
Nonostante la grande mobilitazione, per Cristian non c'è stato nulla da fare: ma ora parenti e amici vogliono capire cosa sia successo.
Quest'anno a San Giorgio Bigarello e in tutto il mantovano la fine dell'anno avrà un sapore diverso dopo la tragica scomparsa di Cristian di Marco, deceduto il 28 dicembre in seguito ad un grave malore accusato durante un viaggio con la famiglia alle Barbados. Nonostante la grande mobilitazione dei mantovani, per Cristian non c'è stato nulla da fare: ma ora parenti e amici vogliono capire cosa sia successo.
La mobilitazione e il grande cuore dei mantovani non sono bastati
Subito dopo l'allarme lanciato sui social da qualche amico e familiare, l'intera comunità mantovana si era mobilitata per recuperare i fondi necessari per il trasporto sanitario di Cristian in Italia, dove i medici lo avrebbero correttamente seguito nella speranza di riuscire a capire dove fosse il problema medico che, però, lo ha portato alla morte prima ancora di poter usufruire di questa opportunità.
I genitori di Cristian avevano già acconsentito al trasporto del figlio, in coma da lunedì scorso, all'ospedale Pierre Zobda-Quimann a Martinica, isola delle Antille francesi. L'obiettivo era quello di drenare il liquido - la cui origine è ancora ignota - causa della sofferenza celebrale che lo ha lasciato in coma.
Ma purtroppo Cristian non ce l'ha fatta e il suo cuore ha smesso di battere proprio un paio d'ore prima di essere imbarcato sul volo.
Il ringraziamento della famiglia
Tramite gli amici e pochi messaggi pubblicati sui social, la famiglia ha ringraziato tutti coloro che si sono attivati per aiutare Cristian a tornare a casa, decine e decine di persone che ci hanno creduto fino alla fine e che hanno espresso parole d'affetto e di cordoglio.
Ora i genitori, che hanno raggiunto Cristian alle Barbados mentre la moglie e i due figli sono tornati a Mottella, si dovranno occupare del trasporto della salma in Italia e di tutte le questioni legali ad esso collegate. Una situazione di difficile gestione in questo momento di grande e inaspettato dolore per la perdita del figlio. Al momento sul posto si trovano anche il console italiano, le pompe funebri e un rappresentante di Europ Assistance, la compagnia che avrebbe dovuto trasportare Cristian in Italia, pagata dai 125mila euro recuperati grazie alla colletta.
Ora la volontà dell'intera famiglia è quella di capire la causa della morte, che attualmente sembra essere ancora un mistero. Si attende infatti l'autopsia per comprendere cosa abbia strappato alla vita il giovane padre di famiglia.
Il trasporto della salma
Proprio oggi dovrebbe essere deciso il decollo dell'aereo di linea speciale che dovrà trasportare la bara di Cristian fino al suo paese, nel mantovano, dove molti lo attendono per un ultimo saluto.
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