Alcolici venduti agli adolescenti: vertice in Prefettura a Mantova
Al termine dell’incontro, è stato deciso di costituire, secondo le linee di intervento individuate, due tavoli tecnici.
Si è tenuta, nella mattinata odierna, indetta dal Prefetto della Provincia di Mantova, dr.ssa Carolina Bellantoni, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dedicata all’analisi congiunta del fenomeno della vendita di alcolici ai minorenni nei locali pubblici del capoluogo e della provincia.
L'incontro
All’incontro sono intervenuti, oltre ai vertici provinciali delle Forze di Polizia, il Presidente della Provincia, gli Assessori del Comune di Mantova alla Sicurezza, ai Servizi Sociali ed alle Politiche Sociali, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, il Direttore generale dell’Ospedale Poma, i rappresentanti del Serd e dell’ATS, i rappresentanti di Confcommercio e Confersecenti, la Federazione Italiana tabaccai, l’Associazione dei Genitori, il rappresentante della Diocesi per la rete degli oratori. La convocazione della riunione è stata indetta dal Prefetto, d’intesa con il Questore di Mantova, dopo i risultati di alcuni controlli effettuati in alcuni locali pubblici della città, dai quali è emerso il preoccupante fenomeno della vendita indiscriminata di alcolici a soggetti minori, anche di 13 e 14 anni, a seguito del quale alcuni esercizi sono stati chiusi ai sensi dell’art. 100 del TULPS.
Analisi del problema
L’analisi della problematica è stata effettuata, nel corso della riunione, analizzando la stessa sia sotto il profilo della sicurezza che sotto quello della prevenzione, con particolare riguardo al ruolo delle famiglie, dei servizi sanitari e della scuola. Dal confronto effettuato, nel corso del quale tutti hanno confermato l’andamento crescente del fenomeno, è emersa l’opportunità di portare avanti azioni congiunte proseguendo, da un lato, nell’azione di prevenzione e contrasto delle attività illecite e prevedendo, dall’altro, una intensificazione dei messaggi informativi ed educativi verso i ragazzi e le famiglie. Un’opera di sensibilizzazione degli esercenti pubblici è stata poi richiesta dal Prefetto ai rappresentanti delle Associazioni di categoria, che hanno assicurato il loro intervento in merito.
Linee di intervento
Al termine dell’incontro, è stato deciso di costituire, secondo le linee di intervento individuate, due tavoli tecnici, che dovranno ricondurre al Comitato l’esito del loro lavoro entro il 28 febbraio prossimo, per l’avvio operativo degli interventi. Un primo tavolo, coordinato dalla Questura, con l’intervento delle Forze di Polizia, dell’ATS, delle Associazioni di categoria e della Direzione dell’Ospedale Poma e degli altri ospedali operanti ai confini della provincia e del Comune di Mantova, si occuperà di attivare flussi informativi e procedure operative tra le strutture sanitarie (specialmente i Pronto Soccorso), le Associazioni di categoria e le stesse Forze di Polizia. Sarà, inoltre, messa a punto una specifica informazione sugli obblighi propri dei pubblici esercenti per la mescita di bevande alcoliche, che le Associazioni di categoria distribuiranno presso i propri associati. Verranno, inoltre, messi a sistema i dati in possesso dell’Ats, per georeferenziare i flussi di consumatori nelle diverse aree della provincia, calibrando l’attività di controllo delle Forze di Polizia nel delicato settore.
Un secondo tavolo, coordinato dal Dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, di cui faranno parte il Comune di Mantova, l’ATS, il Serd, l’associazione genitori e le Forze di Polizia svilupperanno un progetto di informazione rivolto alle agenzie educative, in primis le famiglie e gli istituti scolastici, per rafforzare il già ampio lavoro che già si sta svolgendo sul territorio al riguardo.
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