Arte a Mantova

"Rubens a Palazzo Te", la mostra dedicata all'artista fiammingo nelle sale della villa giuliesca

L'esposizione "Pittura, trasformazione e libertà" sarà allestita da questo sabato, 7 ottobre 2023, fino al 7 gennaio 2024

"Rubens a Palazzo Te", la mostra dedicata all'artista fiammingo nelle sale della villa giuliesca
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Dal prossimo sabato, 7 ottobre 2023, nelle sale di Palazzo Te a Mantova saranno esposte le opere dell'artista fiammingo Pieter Paul Rubens.

Palazzo Te, dal 7 ottobre la mostra dedicata a Rubens

Fondazione Palazzo Te presenta la mostra “Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà”, allestita dal 7 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024 nella villa giuliesca a Mantova.

L’esposizione curata da Raffaella Morselli con la collaborazione di Cecilia Paolini illustra il percorso dell’artista fiammingo evidenziando quanto le suggestioni intellettuali rinascimentali elaborate negli anni mantovani e italiani siano continuate, evolvendosi, nella pittura della sua maturità, per sedimentarsi come eredità artistica nei suoi allievi.

"Il colto umanista universale Pieter Paul Rubens - afferma la curatrice Raffella Morselli - educato nelle lettere nei territori liberi di quella che fu la Lotaringia, con la testa in fermento per le letture greche e latine apprese in patria, arriva nella città ducale dei Gonzaga nella calda e umida estate dell’agosto del 1600".

Pieter Paul Rubens, San Michele espelle Satana e gli angeli ribelli, olio su tela, 1622, 149 x 126 cm, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza, inv. 348 (1930.98) © Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid

Le oltre 50 opere esposte a Palazzo Te mettono in luce il dialogo con i miti e l’interpretazione di Giulio Romano e, non di meno, la sintonia mai interrotta con il Rinascimento e la favola mitologica: è qui che Rubens tramuta il suo mondo in un linguaggio universale capace di parlare a tutte le corti d’Europa.

L’immaginifica popolazione di divinità e di testi antichi inventati e citati da Giulio Romano furono la palestra ideale per il colto Rubens. Sotto il tetto di Palazzo Te si consumò la conversione dell’artista da fiammingo ad italiano.

Rubens partì per l'Italia nel maggio del 1600 e qui vi rimase per i successivi otto anni, facendo tappa prima a Venezia dove studiò Tiziano, Veronese e Tintoretto, poi, entrato in contatto con Vincenzo I Gonzaga duca di Mantova, il giovane pittore accettò l'incarico di pittore di corte, conservando tale carica fino alla fine del suo soggiorno italiano e arricchendo così ulteriormente la sua cultura figurativa con lo studio delle opere della ricca collezione ducale e la realizzazione di copie di diversi dipinti famosi.

"È una storia che unisce Giulio Romano a Rubens nella loro capacità di trasformare creativamente la tradizione - afferma Stefano Baia Curioni, direttore di Fondazione Palazzo Te - è il racconto del riverbero avuto nel tempo, fino al Seicento e oltre, della pittura di Giulio Romano e di Palazzo Te; è l’evidenza di quanto la 'pratica della libertà' propria della pittura sia una cifra preziosa della cultura europea anche contemporanea".

Il percorso della mostra "Rubens a Palazzo Te"

Articolato in dodici sezioni che seguono il percorso di visita del museo, il progetto espositivo approfondisce le tematiche più affascinanti e prolifiche del pensiero rubensiano – dal mito all’idillio della natura, alla sfida del potere, dalla lezione di Giulio alla storia romana e alla filosofia che genera civiltà – presentandole al pubblico attraverso un corpus di oltre cinquanta opere in prestito dai più prestigiosi musei italiani e internazionali, tra cui il Musée du Louvre, il Museo Nacional del Prado, la National Gallery of Denmark e il Royal Museum of Fine Arts di Anversa.

Accanto a una straordinaria selezione di oltre quindici opere di Rubens – tra queste Achille scoperto da Ulisse tra le figlie di Licomede del Prado, Cristo sulla croce del KMSKA e Romolo e Remo allattati dalla lupa dei Musei Capitolini – sono esposti una raccolta di incisioni provenienti dall’Istituto della Grafica di Roma e di disegni di Giulio Romano dal Louvre che facevano parte della collezione del fiammingo; l’intera serie della decorazione del salone principale della casa di Jacob Jordaens, allievo prediletto del maestro, mutuata dalla camera di Amore e Psiche di Palazzo Te, per la prima volta esposta in Italia; e altre importanti tele di pittori legati all’artista, come il collega Jan Brueghel il Vecchio, e i collaboratori Theodor van Thulden, Sebastian Vrancx e David Teniers (Il Giovane).

Jan Brueghel il Vecchio, Le nozze di Peleo e Teti, olio su rame, 35,5x46,5 cm, Copenaghen, National Gallery of Denmark, inv. KMSsp225 © SM K Photographer, SMK Photo/Jakob Skou-Hansen

Biglietti e orari

La mostra dedicata a Rubens sarà visibile negli orari di apertura di Palazzo Te:

Da aprile a ottobre:

  • lunedì: 9.00 – 19.30
  • martedì: chiuso
  • da mercoledì a domenica: 9.00 – 19.30

Dal 2 novembre al 25 marzo:

  • lunedì: 9.00 – 18.30
  • martedì: chiuso
  • da mercoledì a domenica: 9.00 – 18.30

Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

Il prezzo dei biglietti è di 15 euro a persona, il ridotto (per gruppi di 20 persone, visitatori oltre i 65 anni, Soci TCI, FAI, ACI, Italia Nostra, cittadini residenti nel Comune di Mantova e possessori di tessere specifiche) è di 11 euro, il ridotto speciale è di 7 euro (visitatori tra i 12 e i 18 anni, studenti universitari, triennali, magistrali e a ciclo unico, persone con disabilità), omaggio invece per bambini fino agli 11 anni, giornalisti, possessori tessera ICOM, possessori di Abbonamento Musei Lombardia – Valle d’Aosta, forze dell’Ordine, insegnanti accompagnatori di gruppi, guide abilitate accompagnatrici di gruppi.

All’interno delle sale non è possibile consumare cibi e bevande. È inoltre vietato fumare in tutta l’area del Palazzo, giardini compresi. Non sono ammessi animali al guinzaglio, ad eccezione per i cani guida per ipovedenti e non vedenti, ma è possibile accedere alle sale con animali di piccola taglia se condotti nel proprio trasportino.

Biglietteria: +39 0376 367087  |  biglietteriemusei@comune.mantova.it

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