Mostra Chagall a Mantova la conferenza stampa FOTO

Mattia Palazzi: "Senza bellezza non c'è civiltà".

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Mostra Chagall a Mantova: la conferenza stampa dell'evento culturale della stagione è avvenuta stamattina.

Mostra Chagall Mantova

L'evento culturale della stagione ha avuto ufficialmente inizio. Dopo serrati preparativi è ufficialmente pronta la mostra di Chagall Mantova. Domani avrà luogo l'inaugurazione ufficiale a Palazzo della Ragione, in concomitanza con il Festivaletteratura.

A presentare la mostra alla stampa la curatrice Gabriella Di Milia che ricorda l'influenza russa, soprattutto la Rivoluzione, sull'artista. Tatyana Gorodkova della Galleria di Stato Tretjakov di Mosca, che ha prestato eccezionalmente le opere, approva l'allestimento e si dice felice del prestito alla città di Mantova. Il sindaco Palazzi spiega per quali motivi la città investa tanto sotto il fronte artistico: per prima cosa è convinto che l'arte sarà il futuro di Mantova e poi ritiene che senza bellezza non possa esistere civiltà.

L'allestimento

Oltre 130 opere, tra cui il ciclo completo dei 7 teleri dipinti da Chagall nel 1920 per il Teatro ebraico da camera di Mosca, rappresenteranno il momento più rivoluzionario e meno nostalgico del suo percorso artistico: una selezione di capolavori emblematici, tra dipinti e acquerelli degli anni 1911-1918, accompagnerà l’allestimento immersivo del Teatro ebraico insieme a una serie di acqueforti eseguite tra il 1923 e il 1939, tra cui le illustrazioni per le Anime morte di Gogol’, per le Favole di La Fontaine e per la Bibbia.

I teleri costituiscono un prestito eccezionale della Galleria di Stato Tretjakov di Mosca, di assai rara presenza in Italia: furono esposti a Milano nel 1994 e a Roma nel 1999 dopo le esposizioni del 1992 al Guggenheim di New York e del 1993 al The Art Institute di Chicago.

 

Il progetto espositivo proporrà, attorno alle sette opere, la ricostruzione dell’environment del Teatro ebraico da camera, ossia una “scatola” di circa 40 metri quadrati di superficie, per cui Chagall aveva realizzato, oltre ai dipinti parietali, le decorazioni per il soffitto, il sipario, insieme a costumi e scenografie per tre opere teatrali.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa che, oltre a restituire le influenze e contaminazioni artistiche e culturali che Chagall assorbì vivendo a Vitebsk, San Pietroburgo, Parigi e Mosca, racconta la fascinazione che il pittore russo esercitò su poeti, artisti, letterati dell’inizio del secolo scorso.

Una antologia di scritti, molti dei quali mai tradotti in Italia di autori quali Guillaume Apollinaire, Blaise Cendrars, Paul Eluard, Ricciotto Canudo, Kurt Schwitters, Lionello Venturi, James Johnson Sweeney e Vladimir Nabokov.

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