Utilizzavano richiami vietati e cacciavano specie protette: denunciati altri 4 cacciatori

I carabinieri forestali hanno scoperto 6 esemplari protetti appena uccisi negli stivali di uno dei cacciatori.

Utilizzavano richiami vietati e cacciavano specie protette: denunciati altri 4 cacciatori
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Carabinieri forestali, operazione "Pettirosso 2": altre denunce e sequestri

Operazione congiunta

Nella giornata di ieri, 20 Ottobre 2019, i Carabinieri Forestali della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno degli Animali (Soarda), il nucleo operativo specializzato incardinato nel Comando delle Unità Forestali dell’ Arma dei Carabinieri, con sede a Roma, che da anni esegue delle campagne finalizzate alla repressione dell’uccellagione attuata durante il periodo migratorio lungo le Prealpi, con il supporto dei colleghi forestali del Gruppo Carabinieri Forestale di Mantova, a seguito di nuovi appostamenti eseguiti sui numerosi capanni di caccia presenti sulle Colline Moreniche di Mantova, hanno scoperto l’abbattimento, da parte di 4 cacciatori bresciani e mantovani, di diversi volatili selvatici mediante l’utilizzo di richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, assolutamente vietati dalla normativa.

Uccisi esemplari di specie protetti

I 4, nascosti all'interno dei capanni di caccia, azionavano con dei telecomandi i richiami elettromagnetici in precedenza abilmente nascosti nella vegetazione, in modo da attrarre gli uccelli in migrazione. I forestali, riconosciuta la non genuinità del suono emesso dalle apparecchiature e osservati, dal loro appostamento, gli abbattimenti degli animali, si sono manifestati all'improvviso, sorprendendo i cacciatori in flagranza di reato: a nulla è servito che i 4 cacciatori, alcuni dei quali anche attempati, all’ arrivo dei carabinieri forestali abbiano spento coi telecomandi i richiami elettrici ed abbiano finto un atteggiamento di caccia conforme: perquisiti sul posto, uno di essi nascondeva 6 esemplari appena uccisi di pispola, specie particolarmente protetta ai sensi della legge n.157/1992 (cd legge sulla caccia) e quindi di particolare importanza ecologica, all’ interno degli stivali.

Colti con le mani nel sacco 4 cacciatori

I Carabinieri Forestali hanno provveduto al sequestro, a carico dei quattro cacciatori coinvolti, di cui 3 bresciani ed 1 mantovano di Volta Mantovana, di età comprese fra i 50 e i 79 anni, di 4 fucili da caccia, di 2 richiami acustici, di munizioni varie, nonché di diversi uccellini morti, tra cui le 6 pispole: tutti reperti sottoposti a sequestro in quanto mezzi utilizzati per il bracconaggio.

I quattro cacciatori sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova. La fauna abbattuta è stata, come di consueto, consegnata al Centro di Recupero per Animali Selvatici “Il Pettirosso” di Modena.

Prevenire reati ai danni della fauna selvatica

L’ intervento dei Carabinieri Forestali fa parte di una campagna periodica di contrasto ai reati ai danni della fauna selvatica, che vede la sinergia fra i Carabinieri Forestali, la componente Territoriale dell’ Arma attraverso le molte Stazioni ubicate sul territorio, il Servizio di vigilanza Ittico Venatoria della Provincia di Mantova ed il Servizio faunistico della Regione (UTR di Mantova), finalizzata al contrasto dell'odioso fenomeno dell’ uccellagione, ovvero della caccia con metodi e mezzi illegali che causano inutili sofferenze alle specie dell’ avifauna protetta, già spossate dalla faticosa migrazione autunnale verso le stazioni di svernamento del Nord Africa; pratica sempre più diffusa, purtroppo, come i fatti stanno dimostrando, anche lungo il confine settentrionale della nostra provincia.

Meno di una settimana fa, grazie all'operazione "Pettirosso" altri 4 cacciatori sono stati denunciati per la caccia di specie protette dalla legge. 

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