Turismo a Mantova in flessione: nel 2018 lieve calo
Male gli alberghi che perdono strutture ricettive. Più stranieri, anche se sotto media nazionale.
Turismo a Mantova in flessione: nel 2018 lieve calo. Male gli alberghi che perdono strutture ricettive. Più stranieri, anche se sotto media nazionale.
In calo i turisti a Mantova
Nel 2018 gli arrivi di turisti in provincia di Mantova segnano valori in modesta diminuzione rispetto al 2017 (-2,86%); rimane pressoché stabile invece il dato delle presenze che si assesta a un +0.27%. I valori assoluti sono tuttavia superiori a quelli registrati nel 2016 (arrivi +2,8% e presenze +5,37%), l'anno che ha registrato le variazioni di crescita più alte nel confronto con il lungo periodo (2011-2018). La variazione in negativo è dovuta soprattutto ai turisti italiani che registrano rispettivamente -4,32% e -2,34% di arrivi e presenze rispetto al 2017. Buona invece la performance degli stranieri che mantengono il trend di crescita degli anni precedenti (arrivi +1,02% e presenze +5,31% ). Cresce anche la quota percentuale di turisti stranieri in provincia di Mantova che, pur rimanendo sotto la media nazionale (49% nel 2017) arriva al 28,39%.
Aumenta la permanenza sul territorio
Il valore della permanenza media sul territorio (2,09 gg a vacanza) è il migliore dell'ultimo triennio e modifica la trendline storica al rialzo. Sono gli stranieri a registrare il dato più alto di permanenza media sul territorio con 2,65 giorni per vacanza (+4,24% sul 2017). Con il 28,15% degli arrivi nazionali, la Lombardia si conferma il primo mercato italiano di riferimento per la provincia di Mantova, seguita da Piemonte, Lazio, Veneto, Emilia Romagna.
Lombardia super per gli arrivi nazionali
Solo la Lombardia e le due regioni confinanti (Veneto ed Emilia Romagna) arrivano al 46,67% degli arrivi nazionali. La Germania, pur perdendo qualche punto percentuale, rimane il primo mercato estero di trend storico per la provincia di Mantova con il 26,66% degli arrivi internazionali. Germania e Francia insieme assommano al 34,98% degli arrivi. I primi cinque mercati internazionali per la provincia di Mantova sono europei (51,63% ), mentre gli arrivi complessivi provenienti dai paesi europei corrispondono all'82,54% sul totale degli arrivi internazionali.
In estate quasi come sul Garda
L'andamento stagionale del 2018 nell'intero territorio provinciale mantiene il trend storico di grande afflusso turistico con i picchi più alti registrati nei mesi di aprile (31mila e 610) e settembre (32mila e 511). Tuttavia, già dal 2016, si sono registrati arrivi in aumento nei mesi di luglio e agosto, favorendo una stagionalità turistica simile a quella in prossimità del Lago di Garda.
I turisti preferiscono gli alberghi...
Sia i turisti italiani che gli stranieri in provincia di Mantova scelgono principalmente le strutture alberghiere (rispettivamente il 62,34% e il 60,49%). Il 29,3% dei turisti preferisce le strutture complementari e il rimanente 8,9% sceglie gli alloggi privati non imprenditoriali (B&B e case appartamenti vacanze). Tuttavia, sia gli italiani che gli stranieri pernottano più a lungo nelle strutture complementari. La permanenza media più alta dell'ultimo triennio è data dagli stranieri nel 2018 che si fermano fino a 3,28 gg a vacanza nelle strutture complementari.
...ma gli alberghi calano
Nel complesso aumenta del 7,05% l'offerta di strutture ricettive in provincia e i posti letto del 3,41%. La crescita è dovuta esclusivamente al comparto extra alberghiero, principalmente gli alloggi privati non imprenditoriali (+21,01% le strutture e +18,36% i posti letto). Nello specifico i B&B e case appartamenti vacanze non imprenditoriali offrono il 45,14% della proposta complessiva. In costante diminuzione invece l'offerta del comparto alberghiero che perde nel complesso l'11,76% delle strutture nell'ultimo anno. E' comunque nelle strutture complementari che si concentra il 45,92% dei posti letto in provincia di Mantova. Gli alberghi offrono il 36% dei posti letto, di cui il 49% nelle strutture a tre stelle. Gli alloggi privati non imprenditoriali, ancorché in crescita, occupano la quota percentuale minore di posti letto (18,08%).
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