Trovate altre armi dell'arsenale del "nonno violento": si allunga la lista dei reati a suo carico VIDEO
Continuano le indagini nei confronti dell'uomo.
L'arresto il 14 aprile 2020
Erano le ore 14.00 circa del 15 aprile quando i Carabinieri della Stazione di Castel Goffredo, a seguito di richiesta telefonica, intervenivano in un’abitazione di Castel Goffredo dove un uomo tentava di entrare con violenza nell’abitazione della figlia.
Giunti sul posto, i militari avevano constato la presenza della donna la quale aveva riferito che suo padre aveva aggredito lei ed il figlio con un tondino in acciaio, utilizzato anche per aprire la porta dell’abitazione. I Carabinieri rintracciavano ed arrestavano immediatamente l’uomo, B.B. 71enne del luogo.
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Il 19 aprile vengono scoperte le armi del nonno violento
Nella mattinata del 19 aprile, i Carabinieri di Castel Goffredo, hanno denunciato “il nonno violento” anche per i reati di detenzione illegale di arma, alterazione di arma e detenzione illegale di armi, munizioni e parti di esse sia comuni da sparo che da guerra, poiché, durante una perquisizione eseguita presso la proprietà dell’uomo, venivano rinvenute e sequestrate delle armi e numerose munizioni di vario calibro, anche da guerra, ed altro materiale.
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Trovate e sequestrate altre armi
Un ulteriore approfondimento investigativo ha permesso di rinvenire e sequestrare, nel pomeriggio di ieri 27 aprile 2020, una pistola con matricola abrasa, un revolver, un fucile con matricola abrasa, una carabina, una granata inerte, numerose munizioni, tre ogive ed altro materiale, il tutto nascosto sotto il rimorchio in disuso parcheggiato nel piazzale attiguo all’abitazione dell’uomo e tra la legna accatastata all’interno dello stesso. Il 71enne, che è stato denuncaito in stato di libertà, ora dovrà rispondere al Giudice del Tribunale di Mantova anche per i reati di detenzione illegale di arma, detenzione di arma clandestina e detenzione illegale di armi, munizioni e parti di essi sia comuni da sparo che da guerra.
B.B. è tuttora detenuto presso il carcere Carlo Poma di Mantova.