Asola

Simula un incidente per truffare l'assicurazione ma il teatrino non regge e viene denunciato

L'uomo è stato denunciato per truffa assicurativa e interruzione di pubblico servizio.

Simula un incidente per truffare l'assicurazione ma il teatrino non regge e viene denunciato
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I Carabinieri di Asola hanno denunciato per truffa assicurativa e interruzione di pubblico servizio il proprietario di un'auto che ad ottobre aveva simulato un sinistro stradale per truffare l'assicurazione.

L'intervento dei Carabinieri

Era la sera del 25 ottobre 2020 quando una pattuglia dei Carabinieri di Asola era impegnata in mirati servizi di controllo del territorio finalizzati alla repressione dei reati contro il patrimonio.
Nel corso del servizio ricevevano una chiamata dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Castiglione delle Stiviere che li inviava a Castel Goffredo per effettuare i rilievi di un sinistro stradale, segnalato da alcuni cittadini preoccupati dal fatto che sul luogo vi erano alcuni ragazzi intenti a sollevare un’autovettura rovesciata in pieno centro carreggiata.
Giunti sul posto, i militari hanno appurato la presenza di un’autovettura Citroen C3, riversa su un fianco e al centro della carreggiata e un gruppo di persone, per lo più giovani, che alla vista dei militari si sono allontanati.

Auto distrutta ma nessun graffio per il proprietario?

I militari sono poi stati avvicinati dal proprietario del veicolo che hanno riferito loro di essere stato vittima di un sinistro stradale con altra autovettura che nel contempo si era dileguata. Da un primo esame effettuato i militari hanno constatato che nonostante l’autovettura C3 presentasse numerose estroflessioni, vetri rotti e sparpagliati ovunque con numerose ammaccature ed entrambi gli airbag scoppiati, stranamente il conducente e proprietario del mezzo, non presentava un graffio.
La situazione “iniziava a far sorgere dei dubbi” infatti, nel corso dei rilievi planimetrici i Carabinieri hanno accertato che sulla carreggiata non vi era alcun segno di frenata, non vi erano elementi per individuare il presunto punto d’urto con la vettura asseritamente datasi alla fuga e la strada si presentava rettilinea, con dossi finalizzati alla limitazione della velocità. Insomma, fu subito chiaro che la scena del sinistro era stata “allestita a doc” per truffare l’assicurazione.

Le testimonianze rilevano la verità

Successivi accertamenti hanno consentito, grazie anche alle testimonianze di alcuni cittadini del luogo estranei alla vicenda, che l’auto era stata portata in quel luogo e rovesciata da un gruppo di persone per simulare il sinistro. Inoltre, da accertamenti svolti tramite la Compagnia assicurativa del prevenuto, i militari hanno appurato che il contratto di assicurazione prevedeva, tra le altre, la “garanzia di assistenza stradale”, in forza della quale l’assicurato ha il diritto, in caso di incidente stradale in Italia ove il veicolo risulti inutilizzabile e/o indisponibile, alla messa a disposizione di un immediato ausilio tramite la Centrale Operative Servizi, nonché il diritto di ottenere a spese della Compagnia assicurativa, il trasporto del veicolo non marciante, il suo recupero qualora fuoriuscito dalla sede stradale, e una vettura sostitutiva: contattato quel servizio si confermava che il medesimo aveva denunciato il sinistro stradale, fornendo altra versione rispetto a quella accertata dai militari operanti.

Il proprietario aveva cercato di truffare l'assicurazione

A questo punto il ragazzo, residente nella provincia Mantovana, convocato dai Carabinieri di Asola e messo alle strette a seguito delle risultanze investigative, non ha potuto fare altro che formalizzare a verbale la reale dinamica del sinistro e confessare di aver finto il tutto per ottenere un beneficio dal contratto assicurativo stipulato.
Il finto teatrino è costato al giovane una denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica di Mantova per interruzione di pubblico servizio, per aver fatto intervenire le Forze dell’Ordine per un evento intenzionalmente artefatto e per il fraudolento danneggiamento di beni assicurati. Quest’ultimo prevede una condanna che va da uno a cinque anni di reclusione.

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