Rossella Cominotti uccisa dal marito 36 ore prima del ritrovamento, nella stanza c'erano siringhe
Il 57enne Alfredo Zenucchi continua a sostenere che avrebbero dovuto uccidersi insieme, vicino al corpo della donna è stata ritrovata una lettera d'addio
È stata anche ritrovata una lettera d'addio della donna vicino al letto e si attende una perizia calligrafica per capire se l'ha scritta realmente lei.
Rossella era morta da 36 ore
Contrariamente a come si pensava inizialmente, la 53enne Rossella Cominotti originaria di Rivarolo Mantovano è morta mercoledì 6 dicembre e per due giorni il cadavere è rimasto in quella camera d’albergo di Mattarana a La Spezia. Il marito omicida, Alfredo Zenucchi, è restato lì a vegliarla fino alla mattinata di venerdì 8 dicembre quando è uscito dall'hotel per farla finita.
A fianco al corpo della donna c'era un rasoio a mano libera. Molto probabilmente, la vittima è stata uccisa proprio con quello strumento. E con quell'oggetto avrebbe dovuto togliersi la vita anche lui, l'edicolante 57enne di Bergamo, ma non ha avuto il coraggio e ora rimugina su tutto ciò che è successo nel carcere di Massa.
"Avevo intenzione di lanciarmi in un dirupo"
È stata trovata appoggiata alla spalliera del letto a distanza di due giorni dalla sua morte. Dopo averla vegliata, Zenucchi, sposato con lei da marzo, è sceso per bere un caffè corretto. Poi ha detto che sarebbe uscito per scaldare l'auto, una Citroen C3 bianca, e di lì a poco sarebbero partiti. La fuga è durata poche ore, è stato ritrovato in Lunigiana. Forse voleva schiantarsi e farla finita.
“Volevo suicidarmi - ha ribadito Zenucchi più volte - avevo intenzione di lanciarmi in un dirupo con la macchina, ma non ho trovato il coraggio. Avevamo di chiudere questa vita insieme, lei voleva morire vicino al mare.”
Alfredo e Rossella, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avevano deciso di uccidersi insieme. Effettivamente è stata anche ritrovata una lettera d'addio della donna vicino al letto e si attende una perizia calligrafica per capire se l'ha scritta realmente lei. L'omicida ha confessato poco dopo che già il 3 dicembre avevano tentato di togliersi la vita.
Siringhe nella camera d'albergo, il passato da tossicodipendente
Nella stanza sono state ritrovate diverse siringhe, il 57enne ha ammesso di avere fatto uso di eroina in quei giorni in hotel ma anche nel suo passato c'è l'ombra della droga. Aveva infatti passato un periodo in una comunità di recupero per tossicodipendenti.
Gli inquirenti indagano anche sulle ricerche che Zenucchi faceva sul cellulare. Dopo aver analizzato i suoi social, è emerso che seguiva alcuni profili che inneggiano a riti satanici. Anche su questo bisognerà fare chiarezza.
I due erano sposati da marzo. Rossella era vedova e con il nuovo marito erano andati a vivere nella sua abitazione. Alcuni vicini di casa a Cavatigozzi, alle porte di Cremona, descrivono i coniugi come una coppia piuttosto solitaria, quasi schiva. Non si prendevano cura del giardino e a malapena uscivano.
Oggi l'interrogatorio di garanzia
Un paio di settimane fa sulla vetrina dell'edicola che gestivano a Bonemerse era stato affisso un messaggio con il quale Cominotti e Zenucchi avvisavano che quel giorno l'esercizio avrebbe chiuso un po' in anticipo. Da quel momento, ormai quindici giorni fa, i coniugi però avevano fatto perdere le proprie tracce.
L'edicola nella quale lavoravano:
Sul corpo di Rossella verrà svolta l'autopsia e soltanto quella determinerà con precisione le cause della sua morte. Nel frattempo, l'assassino rimane in carcere a Massa dove nel corso della mattinata di oggi, lunedì 11 dicembre, ci sarà l'interrogatorio di garanzia.