Condanna confermata

Ricorso rigettato per Elena Scaini, la 57enne che uccise il marito resterà in carcere per 18 anni

Il 24 aprile dovrà rispondere anche di abbandono di persona incapace, dopo l'omicidio aveva lasciato da sola la suocera malata

Ricorso rigettato per Elena Scaini, la 57enne che uccise il marito resterà in carcere per 18 anni
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A sua detta, si stava proteggendo dalle minacce di morte di Giaron. Per questo avrebbe impugnato il coltello che teneva per sicurezza sotto il letto e lo avrebbe ucciso.

Mantova, ricorso rigettato per la 57enne che uccise il marito

Aveva presentato ricorso ma è stato rigettato e la sua condanna è stata confermata, dovrà infatti scontare la pena in carcere per i prossimi 18 anni. Stiamo parlando della 57enne Elena Scaini che tre anni e mezzo fa ha ucciso il marito Stefano Giaron nella loro casa di Valletta Valsecchi.

La vittima Stefano Giaron

Il Tribunale di Mantova l’aveva condannata a 21 anni ma la Corte d’Assise di Brescia l’ha ridotta di tre anni. Si era rivolta alla Corte di Cassazione sperando cambiasse qualcosa ma così non è stato. Nessun ulteriore sconto della pena e il 24 aprile dovrà affrontare un’altra accusa, quella dell’abbandono della suocere invalida dopo l’omicidio.

La fuga, il tentato suicidio e la confessione

Il tragico evento risale al 6 ottobre 2020 quando nell'appartamento di via Mozart in Valletta Valsecchi, una lite tra i coniugi è sfociata in violenza estrema culminando con l’omicidio di Stefano Giaron. Dopo l'uccisione, la moglie Elena Scaini era fuggita a bordo di un furgone lasciando la madre del marito, affetta da morbo di Alzheimer, sola e confusa nella casa del terrore.

La via della casa in cui è avvenuto l'omicidio:

Dopo la fuga, la 57enne si è nascosta in un Bed and Breakfast di Zocca nel Modenese dove, due giorni dopo, ha tentato il suicidio. Soccorsa dagli operatori sanitari, ha confessato di avere ucciso il marito. Da allora, sostiene di averlo fatto solamente per legittima difesa.

A sua detta, si stava proteggendo dalle minacce di morte di Giaron. Per questo avrebbe impugnato il coltello che teneva per sicurezza sotto il letto e lo avrebbe ucciso.

L'accusa di abbandono di persona incapace

La coppia viveva in un appartamento di Valletta Valsecchi insieme alla madre della vittima, un’anziana affetta da morbo di Alzheimer. Quando era stato trovato il corpo di Stefano Giaron, l’80enne si trovava in un’altra stanza in stato confusionale e presentava ferite alle mani e al corpo.

Subito dopo l’omicidio, Elena Scaini se n’era andata abbandonando la suocera di cui avrebbe dovuto occuparsi al suo destino. L’anziana, morta qualche mese fa nella Rsa Villa Carpaneda di Rodigo, non era in grado di badare a se stessa. Per questo, tra qualche settimana, la 57enne dovrà rispondere dell’accusa di abbandono di persona incapace.

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