Nubifragio sul Mantovano nella notte, sei sfollati

Verso la richiesta dello stato di calamità. Migliaia di utenze senza corrente e telefono, ma l’emergenza sta rientrando.

Nubifragio sul Mantovano nella notte, sei sfollati
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Nubifragio sul Mantovano nella notte, sei sfollati. Verso la richiesta dello stato di calamità.

Nubifragio sul Mantovano nella notte

Con ogni probabilità sarà chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale dai comuni del mantovano pesantemente colpiti da fortissime raffiche di vento, pioggia e grandine nella notte tra domenica e oggi. I territori dove si registrano i maggiori danni sono quelli di Castelbelforte, Castel d’Ario, San Giorgio, Canedole e Roverbella, Bigarello. Problemi anche a Cavriana e Marmirolo. Case e capannoni di aziende scoperchiati, alberi sradicati, danni all’agricoltura e alle coltivazioni è il bilancio di una notte di paura per migliaia di famiglie, che hanno dovuto fare i conti anche con l’interruzione dell’energia elettrica e problemi alle linee telefoniche dovuti ad alberi e raffiche di vento che hanno messo a dura prova pali e tralicci.

Sei sfollati

Sei persone (una famiglia e un uomo che vive solo) non potranno rientrare questa sera nella loro casa perché il temporale della notte scorsa l’ha scoperchiata: si tratta delle ex scuole di Villanova Maiardina nel comune di San Giorgio, oggi destinate ad alloggi popolari. Per i due nuclei familiari attualmente alloggiati, il comune si sta attivando per trovare una sistemazione provvisoria in attesa dell’intervento per mettere in sicurezza il tetto (gli alloggi sono infatti stati dichiarati al momento inagibili). Tra gli sfollati non ci sono bambini.

Situazione strade

Traffico di nuovo normale dalla mattinata di oggi lungo la ex statale 10 a Castel d’Ario dopo che nella notte due platani erano caduti sulla carreggiata: il primo nella frazione di Susano dove la circolazione è sempre stata possibile con un senso unico alternato regolato dal personale del Servizio Lavori pubblici e trasporti della Provincia. Sul confine con la provincia di Verona, sempre lungo la ex statale 10, viabilità modificata con deviazione sulla provinciale 31, in direzione di Roncoferraro.
Numerosi gli interventi su diverse strade della Provincia per rimuovere dalla carreggiata arbusti portati dalla tromba d’aria. Grande lavoro per Vigili del Fuoco, personale del Servizio viabilità e Protezione Civile della Provincia. In costante contatto il Prefetto Sandro Lombardi e il presidente della Provincia Beniamino Morselli. Linee telefoniche e rete elettrica ripristinate nel corso della giornata grazie al pronto intervento delle diverse compagnie. Tra gli insediamenti produttivi più colpiti quello della Mantua Surgelati a Castelbelforte e un’azienda di Marmirolo.

Pietro Foroni, Assessore al Territorio e alla Protezione civile

"I temporali che questa mattina hanno interessato diverse provincie della Lombardia sono cessati ovunque verso le ore 12.30, mentre nei comuni mantovani interessati dalla tromba d'aria, che ha causato danni e allagamenti (in particolare a  Castel d'Ario, Castelberforte, Porto Mantovano, Volta Mantovana, Carbonara Po, Marmirolo e Guidizzolo) si sta lavorando, anche grazie anche all'intervento della Protezione civile e al supporto dell'Ufficio territoriale regionale 'Val Padana', per riportare la situazione allanormalita'".

Lo dice l'assessore al Territorio e alla Protezione civile, Pietro Foroni.

"Dell'evolversi della situazione - prosegue l'assessore - è costantemente informato il presidente Fontana.  I comuni mantovani interessati dalla tromba d'aria stanno iniziando ad attivarsi per provvedere al censimento dei danni (dovuti in particolare allo scoperchiamento di tetti di abitazioni private e aziende e all'abbattimento di piante e cartellonistica, oltre ad allagamenti in abitazioni private) e alla compilazione delle 'RASDA' (Raccolta Schede Danni) da trasmettere a Regione Lombardia, mentre i tecnici dell'Enel stanno lavorando per ripristinare le circa 150/200 utenze rimaste senza energia elettrica attraverso i generatori ausiliari dislocati sul territorio".

"La situazione - conclude Pietro Foroni - è costantemente monitorata al pari dei livelli dei corsi d'acqua del nodo idraulico di Milano".

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