Maltempo nel Mantovano, tromba d'aria e grandine

Colpita soprattutto la zona orientale con Castel d'Ario, Roverbella e Castelbelforte, ma anche Medole nell'Alto Mantovano.

Maltempo nel Mantovano, tromba d'aria e grandine
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Maltempo nel Mantovano. Coldiretti: grandine su mais e vigneti.

Maltempo nel Mantovano

Non sono passate nemmeno due settimane dalla tromba d’aria con pioggia e grandine che ha colpito le zone di Pegognaga, Gonzaga e San Benedetto Po, che la notte scorsa il maltempo ha flagellato l’Alto e Medio mantovano, con mais e soia allettati o defogliati, vigneti distrutti, alberi sradicati, mele e kiwi danneggiati, case scoperchiate e 10mila utenze telefoniche staccate nella zona tra Castel d’Ario, Roverbella, Medole, Castelbelforte, Marmirolo, Bigarello, San Giorgio, Cavriana e Volta Mantovana.

Mais e vigneti

Colpite duramente le coltivazioni di mais e vigneti con aziende agricole allagate e tetti scoperchiati. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo in una estate iniziata con la caduta del 124% di pioggia in più a giugno dopo che la primavera ha fatto segnare una anomalia del +21% rispetto alla media storica, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.

Bilancio pesante

Un bilancio pesante quello del tornado, accompagnato da pioggia e grandine per svariate decine di migliaia di euro, secondo le prime stime di Coldiretti Mantova. Dall’inizio di marzo il bilancio per i danni subiti dall’agricoltura mantovana a causa del meteo imprevedibile ha abbondantemente superato i 16 milioni di euro, ricorda l’organizzazione agricola guidata da Paolo Carra.

“La violenta tempesta che si è scatenata intorno alle 3.30 di notte ha distrutto 25 ettari di mais, con danni per circa 60mila euro – afferma Paolo Avanzi, allevatore di Roverbella che ha 80 ettari coltivati e 230 bovine per la produzione di latte -. Sarò costretto a trinciare prima e comunque con una perdita sensibile di prodotto, all’incirca del 50-60% rispetto a una stagione normale. Di solito la razione alimentare dei miei animali è costituita solo da mais, cereali, foraggio ed erba medica che coltivo, ma per colpa di questa grandinata dovrò acquistare mais all’esterno, con un ulteriore aggravio di costi”.

Gian Carlo Casarotti, imprenditore agricolo con 90 ettari a Canedole coltivati a riso, mais e soia, deve fare i conti con “20 ettari completamente azzerati tra mais allettato, soia rimasta senza più le foglie e riso tranciato dalla grandine. Mai visto un uragano così prima d’ora. Se fosse stata di giorno i danni sarebbero stati molto superiori. Per fortuna non c’era nessuno in giro a quell’ora”.

Calcola come primo impatto almeno 70-80mila euro di danni Paolo Guarnieri, agricoltore con 50 ettari a Castelbelforte. “I due ettari di pere che coltivo sono andati distrutti almeno per metà e nei prossimi giorni si capirà quali danni hanno subito i frutti colpiti dalla grandine ancora in pianta, il resto è completamente perso – afferma -. Il mais è totalmente coricato e senza foglie e la tromba d’aria ha danneggiato anche gli stabili, con le tegole smosse in diversi punti. Per fortuna sono assicurato, ma vedere distrutti i frutti del proprio lavoro per la furia del tempo è impagabile”.

Forte preoccupazione per Corrado Cattani, viticoltore e presidente del Consorzio tutela Vini mantovani. “La notte scorsa abbiamo assistito alla concomitanza di grandine e vento fortissimo, che ha moltiplicato il danno – osserva -. Io ho subito danni nella mia azienda di Cavriana all’80% su 10 ettari di vigneto per la produzione delle Doc Garda e Garda Colli. A conti fatti ho un danno per mancata produzione di vino di circa 200mila euro. La furia del tornado non ha compromesso solamente l’uva, ma ha danneggiato i tralci, con un calo della produzione di uva che avrà ricadute anche nella vendemmia 2019”.

Nella sola zona fra Cavriana e Volta Mantovana sono stati colpiti almeno 150 ettari di vigneti, per un danno stimato – calcola Coldiretti Mantova sulla base dei prezzi dell’anno scorso delle due Doc Garda e Garda Colli - superiore a 1,3 milioni di euro.

Cambiamenti climatici in corso

In questa fase stagionale è la grandine – precisa la Coldiretti – l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro. Sono gli effetti – sottolinea la Coldiretti – dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Uno sconvolgimento che impatta duramente sull’attività agricola. Dall’inizio dell’anno – conclude la Coldiretti – sono oltre mezzo miliardo i danni provocati dal maltempo all’agricoltura.

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Sei sfollati

Sei persone (una famiglia e un uomo che vive solo) non potranno rientrare questa sera nella loro casa perché il temporale della notte scorsa l’ha scoperchiata: si tratta delle ex scuole di Villanova Maiardina nel comune di San Giorgio, oggi destinate ad alloggi popolari. Per i due nuclei familiari attualmente alloggiati, il comune si sta attivando per trovare una sistemazione provvisoria in attesa dell’intervento per mettere in sicurezza il tetto (gli alloggi sono infatti stati dichiarati al momento inagibili). Tra gli sfollati non ci sono bambini.

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