A Mantova

Lascia la compagna dopo due anni da incubo, ma lei si trasforma in una stalker e continua a prenderlo di mira

Un 28enne ha denunciato l'ex ragazza di 23 anni non solo per i maltrattamenti subiti durante la convivenza, ma anche per una lunga serie di "assalti" effettuati dalla giovane alla sua abitazione

Lascia la compagna dopo due anni da incubo, ma lei si trasforma in una stalker e continua a prenderlo di mira
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Dopo due anni di convivenza da incubo, un giovane di 28 anni dell'hinterland mantovano ha deciso di lasciare la sua compagna 23enne a causa dei maltrattamenti e ingiurie a cui la ragazza lo sottoponeva in continuazione. Ma ecco che dopo la fine della loro relazione, la ex si è trasformata in una vera e propria stalker, mettendo in atto nei suoi confronti tutta una serie di "assalti" alla sua abitazione tra un'irruzione abusiva in casa, imbrattamenti con bombolette, aggressioni fisiche con pugni e utilizzo di spray al peperoncino e la minaccia di sparargli. La denuncia da parte del 28enne alla Polizia ha consentito di porre fine a questa situazione al limite e ora la 23enne non potrà più avvicinarsi a lui.

(In copertina: immagine di repertorio)

Maltrattamenti e stalking verso l'ex compagno

Nel giorno dell'antivigilia di Natale, la Polizia di Stato di Mantova, su richiesta della locale Procura, ha eseguito un'ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP verso una ragazza di 23 anni, indiziata gravemente dei reati di maltrattamenti e stalking messi in atto verso l'ex fidanzato di 28 anni.

Come fa sapere la Questura di Mantova, le indagini della Squadra Mobile sono cominciate a inizio dicembre quando alcuni agenti delle Volanti hanno constatato diversi danneggiamenti effettuati al domicilio della persona offesa, testimoniati anche da immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, oltre a una serie di frasi offensive scritte sui muri esterni dell'abitazione attraverso delle bombolette spray.

La denuncia del 28enne

A quel punto il 28enne, residente nell'hinterland mantovano come l'indagata, grazie alla vicinanza e alla fiducia delle Istituzioni, il 14 dicembre scorso è riuscito a denunciare tutte le condotte subite da parte dell'ex compagna negli ultimi due anni. Gli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura, hanno così raccolto gravi e concordanti indizi che hanno permesso di ricostruire una storia di maltrattamenti iniziati nel maggio del 2022 quando la coppia conviveva.

La loro relazione, poi, si è conclusa la scorsa estate. Il 28enne, esasperato dalle continue ingiurie offensive e dal fatto di essere stato preso a schiaffi e sputi, ha deciso di interrompere definitivamente la loro storia.

L'ex si è trasformata in una stalker

Da quel momento, però, la situazione è drasticamente peggiorata. L'ex compagna, infatti, si è trasformata in una stalker, commettendo una lunga serie di veri e propri “assalti” all’abitazione della vittima.

La Questura ha quindi elencato alcuni degli episodi più gravi subiti dal 28enne. In un'occasione, ad esempio, la 23enne si è introdotta abusivamente nell'abitazione dell'ex compagno nelle primissime ore del mattino distruggendogli un televisore. In altri casi sono stati riscontrati numerosissimi imbrattamenti con frasi volgari sui muri esterni della casa della vittima.

Addirittura vi è stata un'aggressione fisica con un pugno e, persino, un episodio nel quale il 28enne è stato colpito con dello spray al peperoncino nel mentre l’ex compagna lo minacciava di averlo fatto “sparare” da suoi conoscenti.

Non potrà più avvicinarsi a lui

La gravissima situazione che viveva il 28enne, fortunatamente, è stata arginata definitivamente lo scorso 23 dicembre dopo una rapidissima indagine: la 23enne dell’hinterland mantovano, infatti, non potrà più avvicinarsi a meno di 500 metri dalla vittima, oltre a non poter comunicare con la stessa.

Inoltre, avrà l’obbligo di dimorare nel proprio comune e dovrà presentarsi obbligatoriamente presso il più vicino ufficio di polizia giudiziaria negli orari prefissati dal Giudice. La Questura di Mantova specifica tuttavia che il presente procedimento è, allo stato degli atti, nella fase dell’indagini preliminari e che l’indagata è da considerarsi innocente sino ad un provvedimento definitivo dell’Autorità Giudiziaria.

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