Il Dott. De Donno spiega la propria decisione di togliersi dai social
E l'ASST di Mantova precisa: "Dott. De Donno parte integrante e fondamentale del team".
Nel corso dei giorni scorsi ha suscitato scalpore la scomparsa della pagina facebook personale del Dottor De Donno, primario del Poma che si è occupato insieme ai colleghi (anche quelli del San Matteo di Pavia) della terapia sperimentale con il plasma dei guariti.
De Donno spiega la propria decisione
In realtà proprio oggi De Donno, tramite un video, ha spiegato il motivo della sua decisione: in seguito all'esposizione mediatica delle scorse settimane De Donno ha confessato di non essere più riuscito a lavorare "serenamente" e per questo motivo ha deciso di chiudere i suoi account social, sia quelli personali che quelli istituzionali. La sua intenzione era quella di divulgare informazione in merito al protocollo che è stato portato avanti nelle ultime settimane, ma questo ha portato a numerosi scontri.
De Donno ha poi affermato di non essere disponibile a "zuffe televisive":
"Non siamo mammalucchi né in gara tra noi colleghi, il nostro lavoro verrà analizzato da un'importante rivista scientifica e fino ad allora cercherò di mantenere un profilo basso, in attesa che arrivino questi importanti risultati che riguardano tutta la comunità mantovana, italiana e del mondo. Molti paesi ci hanno preso come esempio e anche altri ospedali come Crema, Cremona, Milano, così Valle d'Aosta, Piemonte, Toscana e Calabria. Molti centri sperimentano il plasma iperimmune: è un momento di grande democrazia e solidarietà, dove i pazienti guariti aiutano quelli ancora malati. Vorrei che i social siano momento di vicinanza e amore, non utilizziamoli in maniera alternativa a quello che è il mio unico obiettivo: promuovere la scienza".
La nota di precisazione di ASST Mantova
Nonostante le comunicazioni istituzionali dell’azienda e i numerosi interventi dei singoli professionisti, da alcuni giorni riscontriamo purtroppo illazioni e notizie infondate, se non evidentemente false, sia sui social che su alcuni organi di stampa. Ci preme innanzitutto segnalare che non è necessaria alcuna manifestazione di sostegno al dottor Giuseppe De Donno, il quale è parte integrante e determinante del nostro team di lavoro sul tema del trattamento con il plasma iperimmune. Eventuali manifestazioni, promosse anche con buoni intenti dai cittadini, esporrebbero per altro questi ultimi al rischio di mettersi in contrasto con la legge.
La gestione della pagina privata e del profilo pubblico Facebook del primario in questione è strettamente personale e l’azienda non si è mai permessa di interferire con le scelte sue o di altri dipendenti. I nostri specialisti, come facilmente riscontrabile, si sono prestati ampiamente a numerose interviste sui media. La decisione di sospendere tali interviste con riferimento al tema del plasma è stata presa congiuntamente dagli stessi professionisti, di comune accordo con la Direzione Strategica, nel rispetto dell’iter previsto per la pubblicazione del lavoro scientifico su una prestigiosa rivista internazionale. Un atteggiamento serio e deferente nei confronti della scienza e dell’importanza del progetto in corso, che non deve prestarsi a strumentalizzazioni e dibattiti controproducenti.
La quasi quotidiana informazione dell'ASST mantovana
L’ASST di Mantova, dopo aver istituito dal 21 febbraio un’Unità di Crisi per affrontare la pandemia, ha diffuso quotidianamente, salvo rare eccezioni, comunicati stampa precisi e puntuali non solo sulla gestione dell’emergenza, ma anche sulle collaborazioni e sulle iniziative adottate nell’ottica dell’utilizzo di tutte le possibilità di cura che via via erano presentate dagli istituti di ricerca. Le stesse notizie sono state pubblicate anche sul nostro sito istituzionale e sui nostri canali social, corredate da approfondimenti video, con numerosissime visualizzazioni. Il nostro profilo Facebook cresce di giorno in giorno, testimonianza della fiducia che i cittadini ci accordano in quanto fonte qualificata, autorevole e ufficiale di informazioni.
Ricordiamo che la nostra forza è nella capacità di saper lavorare in gruppo, al nostro interno e con le istituzioni esterne, in particolare con l’Irccs San Mattero di Pavia. Speriamo di aver chiarito definitamente la questione e invitiamo tutti a pazientare per alcuni giorni, fino al momento della pubblicazione ufficiale del lavoro sul plasma.