"Ha premeditato e organizzato l'omicidio di Yana", il pm chiede l'ergastolo per Stratan
Trasmesso nell'aula di Tribunale anche l'audio con pesanti insulti di lui alla giovane: "Sei una cagna, ti dovevo ammazzare"
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Il pubblico ministero chiede l'ergastolo per Dumitru Stratan per l'omicidio di Yana Malaiko: "Ha premeditato e organizzato tutto, carcere a vita".
Omicidio Yana, chiesto l'ergastolo per Stratan
Secondo la pubblica accusa, il 35enne di origine moldava Dumitru Stratan avrebbe pianificato, prima di metterlo in pratica, l'omicidio della sua ex fidanzata, la 23enne di origine ucraina Yana Malaiko, uccisa a Castiglione delle Stiviere la notte tra giovedì 19 gennaio 2023 e venerdì 20 gennaio 2023.
Proprio su questo aspetto, ovvero sulla premeditazione dell'omicidio, si fonda la richiesta avanzata in un'aula del Tribunale di Mantova ieri, giovedì 6 febbraio 2025, dalla pm Lucia Lombardo, che per il 35enne ha chiesto la condanna all'ergastolo. Tra l'altro, il 35enne già a inizio marzo aveva confessato l'omicidio.
La richiesta è arrivata al termine di una requisitoria durata quattro ore - dalle 10 alle 14 - di fronte al giudice Gilberto Casari e alla giuria popolare.

"Onta per il maschio alfa"
Durante la propria requisitoria la pm Lombardo ha ricostruito pezzo dopo pezzo la personalità di Stratan, gli atteggiamenti, il fatto che, appunto, secondo l'accusa avesse pianificato di uccidere la sua ex compagna.
Nelle parole della pm, in pratica, Stratan avrebbe agito come un "maschio alfa che non può essere rifiutato e non può essere sostituito". Perché oltre al fatto di essere stato lasciato da Yana, secondo l'accusa è necessario aggiungere anche il fatto che fosse stato sostituito dal 30enne, pure moldavo, Andrej Cojocaru, che faceva parte della stessa compagnia di amici frequentata da Stratan e da Yana.
"Cagna, ti dovevo uccidere"
Come ricostruito dall'accusa, tutto sarebbe partito una decina di giorni prima dell'omicidio. In pratica dopo la rottura tra Stratan e Yana, quest'ultima aveva iniziato a intessere una relazione con Cojocauru. Lei residente a Castiglione, lui a Medole, erano usciti a cena in un locale di Solferino giovedì 12 gennaio 2023.

La notizia di quella cena nel giro di breve tempo aveva raggiunto anche Stratan che da lì avrebbe iniziato a pianificare l'omicidio. Durante la requisitoria la pm ha trasmesso in aula anche l'audio registrato da una telecamera nell'appartamento del grattacielo di piazzale Repubblica a Castiglione delle Stiviere dove Yana alcuni giorni dopo sarebbe stata uccisa.
Nell'occasione, in russo, Stratan ha pesantemente insultato Yana: "Sei una cagna, ti dovevo uccidere. Vi dovevo uccidere tutti e due". Il plurale è in riferimento a Cojocaru, che da poco stava intrecciando una relazione con la giovane Yana.
La cocaina, le altre relazioni, l'omicidio
Durante la requisitoria la pm ha ricordato la dipendenza dalla cocaina nella quale il 35enne era caduto e che, a lungo andare, è stato uno dei motivi per cui Yana ha lasciato Stratan. L'accusa ha poi ricordato pure come anche le precedenti relazioni del 35enne fossero sostanzialmente naufragate, con episodi di violenza da parte di lui nei confronti di quelle che erano state le sue precedenti fidanzate.
Infine, nel corso della requisitoria, la progettazione dell'omicidio, avvenuto la notte tra giovedì 19 gennaio 2023 e venerdì 20 gennaio 2023 in un appartamento al quarto piano del grattacielo di piazzale Resistenza a Castiglione.
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Lì Yana era stata attirata con la scusa del loro cagnolino, Bulka, che non stava bene. E da lì la 23enne non è più uscita via: trascinata, ormai deceduta e rinchiusa in una valigia, all'interno dell'ascensore, poi lungo alcuni scalini e infine portata sul confine tra Castiglione delle Stiviere e Lonato del Garda. Dove, nascosta tra legna e fogliame, è stata trovata a inizio febbraio 2023 dopo undici giorni di ricerche.
Il prossimo giovedì 20 febbraio 2025 sarà la volta dell'arringa della difesa, composta dagli avvocati Domenico Grande Aracri e Gregorio Viscomi. La sentenza è invece attesa per giovedì 6 marzo 2025.