Ostiglia

Gatto libero attacca due cani al guinzaglio e finisce sbranato, scoppia la polemica

Una tragedia che si poteva evitare?

Gatto libero attacca due cani al guinzaglio e finisce sbranato, scoppia la polemica
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Nei giorni scorsi a Ostiglia è tornata a farsi sentire la solita polemica che, ciclicamente, torna in auge: "i cani aggressivi e l'0bbligo di museruola". Questa volta i fatti riguardano un gatto morto sbranato: secondo una ricostruzione di quanto successo un ragazzo si trovava a passeggio per il paese con i suoi due cani di grossa taglia regolarmente legati al guinzaglio quando, d'un tratto, un gatto libero ha sbarrato loro la strada scagliandosi contro uno dei due animali, attaccandolo inaspettatamente. A nulla è servito il tentativo di dividere gli animali, quello che poi è successo dopo è purtroppo immaginabile: il cane ferito, insieme all'altro che gli si trovava accanto, si è difeso riuscendo a liberarsi dagli artigli del felino che è finito tra le fauci dei due animali (predatori di natura) che, ormai completamente imbufaliti, non gli hanno lasciato alcuno scampo.

(In copertina il cane "assassino" ferito nell'attacco del gatto deceduto)

Gatto attacca due cani al guinzaglio e finisce sbranato

Riassumendo i fatti, dunque, un uomo passeggiava con i suoi due cani legati al guinzaglio (senza museruola), un gatto libero è sbucato dal nulla attaccando uno dei due cani che, una volta liberatosi dalla presa, lo ha azzannato a morte.

Una storia terribile e potenzialmente evitabile, ma come?

Sui social la polemica si è scatenata subito dopo il post pubblicato dal proprietario dei cani, che ha raccontato quanto successo.

Il post della discordia

La storia è stata raccontata da Andrea M. proprietario dei due cani, che sul gruppo facebook di Ostiglia ha voluto raccontare la propria versione dei fatti:

"Sono il proprietario dei due cani protagonisti del malaugurato evento accaduto lunedì. I cani erano saldamente legati ai loro guinzagli, pesano rispettivamente 25 e 15 kg, io ne peso 85, se sto fermo non riescono a spostarmi. Il gatto si è, purtroppo, avventato su uno dei due cani, con una zampata gli ha quasi cavato un occhio, poi la situazione è precipitata in pochi secondi. Un ragazzo che abita vicino alla padrona del gatto, vedendo la scena, si è lanciato in mio aiuto, ma non siamo riusciti a salvare la povera bestia. Non ho inveito contro la suddetta padrona, sul suo comportamento non dirò nulla, in quanto non mi sembra il caso di parlare di fatti altrui sui social network. Il ragazzo mi è comunque testimone, ha visto tutto dall’inizio alla fine. Sono spaventato dalle innumerevoli infamie e calunnie rivolte alla mia persona da parte di perfetti sconosciuti a cui non ho mai arrecato alcun male. Sono inorridito dai gratuiti riferimenti alla morte del mio defunto cane proferiti da persone che, anche di questa morte, ovviamente hanno solo sentito parlare. Sono allibito da chi sostiene che io abbia addestrato i miei cani a uccidere i gatti altrui, mi chiedo come si possa anche solo partorire un pensiero del genere.
Provo molto dispiacere per quanto è successo, amo tutti gli animali senza distinzioni. Il vostro comportamento è un clamoroso esempio di inciviltà, mi avete coperto di insulti e offese in base a informazioni incerte e approssimative, riguardo a una vicenda di cui sapete poco e niente.

In un secondo post pubblicato a seguito delle centinaia di commenti e messaggi ricevuti, Andrea chiarisce:

Visto che seguitate a improvvisarvi giudici, avvocati, investigatori e via dicendo, mi trovo costretto a scrivere un altro post per chiarire le idee anche ai più incomprensivi.
Esiste una persona, residente a pochi metri da dove è accaduto il fatto, pronta a testimoniare quanto segue:
- che i due cani erano entrambi legati e assicurati a regolari guinzagli lunghi non più di 150 cm
- che io, durante il mio tragitto, mi sono tenuto a debita distanza dal gatto poi deceduto, fino a quando questo non si è avventato su uno dei due cani
- che prima di imbattermi nel gatto poi deceduto, mi sono imbattuto in un altro gatto di proprietà dello stesso testimone, al quale ho prontamente chiesto di levare l’animale dalla strada, di modo che io potessi passare evitando ogni rischio.
Qualunque animale diventa ingestibile nel momento in cui è attaccato da un altro animale.

Una morte che si doveva evitare, ma come?

Nessuno crede che la morte del gatto fosse inevitabile: lo era ed è necessario rifletterci per far sì che in futuro queste tragedie (perché quando muore un animale di famiglia si tratta sempre di tragedia) non si ripetano. La maggior parte dei commenti sono rivolti al proprietario del cane, colpevole secondo gli autori di aver portato in giro due "bestie senza museruola" e accusato di aver cani assassini. A sostegno di questa "tesi" il fatto che i cani sono riusciti ad agguantare il gatto che ovviamente stava cercando di scappare senza riuscirci.

A puntare il dito, poi, tutti coloro secondo cui il cane, apparentemente di una di quelle razze così dette "pericolose" (dalla foto pare essere un molosso), non dovrebbe né circolare né tantomeno esistere, poiché troppo pericoloso per vivere in città.

A Ostiglia la museruola è obbligatoria per i cani di grossa taglia

Il regolamento comunale di Polizia Urbana di Ostiglia all'art. 40 si occupa di regolamentare la circolazione dei cani, stabilendo che:

"Sul suolo pubblico i cani devono essere condotti al guinzaglio. Per i cani di grossa taglia, è sempre obbligatorio l’uso del guinzaglio e della museruola, in qualunque luogo pubblico essi vengano condotti. E’ sempre obbligatorio l’uso del guinzaglio e della museruola anche per i cani il cui comportamento possa essere considerato pericoloso."

Un gatto libero di circolare e aggredire è consentito?

Oltre all'obbligo di museruola, in pochi hanno dato rilevanza a un altro fattore che è tutto tranne che irrilevante: un gatto libero di circolare senza alcun controllo da parte della proprietaria. Va infatti ricordato che la responsabilità di gestire i propri animali domestici non è in capo esclusivamente ai proprietari di cani, anzi. Il proprietario di un animale (sia questo cane, gatto, gallina o cavallo) ha l'obbligo indiscutibile di gestirlo in modo che non arrechi danni a terzi o a cose altrui.

Il proprietario di cani che cammina per strada deve avere mille occhi, essere in grado di gestire i propri quadrupedi e tutelare gli estranei da eventuali danni, ma altrettanto deve fare il proprietario di un gatto. Se il cane è aggressivo il padrone dovrà mettere la museruola, se il gatto è aggressivo il padrone non lo potrà lasciare libero di gironzolare dove e quando vuole.

In molti si sono chiesti: "e se al posto del gatto ci fosse stato un bambino?".

In pochi si sono fatti la domanda opposta: "e se al posto del cane ci fosse stato un bambino attaccato al viso da un gatto?".

Un'ultima precisazione è d'obbligo: se un cane azzanna un gatto che lo ha attaccato ferendolo non si tratta di cane aggressivo che dovrebbe girare con la museruola perché potenzialmente assassino, ma di un animale che si sta naturalmente difendendo da un attacco di un altro animale.

Giordana Liliana Monti

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