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AEROPORTO IN CRISI
“Chiudere Linate, concentrare il traffico su Malpensa”
Traffico azzerato, le perdite ricadono su tutto il territorio. Monti: "Non servono le mancette, si deve spostare il traffico aereo rimasto".
L’allarme lanciato dal consigliere regionale Emanuele Monti dopo l’incontro con l’Amministratore Delegato di SEA Armando Brunini. All’aeroporto di Malpensa la situazione sarebbe drammatica.
Aeroporto di Malpensa, Monti: “Stessi errori di marzo e aprile”
“Il quadro delineato dall’amministratore delegato di SEA, Armando Brunini, ci restituisce una situazione drammatica”. Così il consigliere regionale della Lega Emanuele Monti. La seconda ondata dell’epidemia sta mettendo in ginocchio lo scalo come già il primo lockdown, soprattutto a causa dei divieto di circolazione imposto nella zona rossa che comprende anche la Lombardia.
“Sembra di rivivere i mesi del primo lockdown con il traffico aereo ridotto praticamente a zero – continua Monti – In questa seconda ondata, la sensazione è che siano stati fatti gli stessi errori di marzo e aprile, costringendo lo scalo di Malpensa ad una desertificazione che si sta pericolosamente ripercuotendo sul tessuto economico della provincia di Varese”.
“Serve impegno serio, nessuna mancetta: chiudere Linate”
“Il Governo non può ignorare completamente le richieste del territorio e va considerato che Malpensa è fondamentale per il sistema aereo di tutto il centro-nord – continua Monti – Serve un impegno serio per sostenere economicamente tutti gli attori coinvolti in questa crisi. Nessuna mancetta, come spesso questo Governo ci ha abituato, ma un piano di rilancio serio ed efficace che preveda la chiusura totale del traffico commerciale di Linate. Il Ministero dei Trasporti deve assumersi la responsabilità di autorizzare SEA a concentrare tutto il traffico commerciale su Malpensa, evitando di perdere ulteriori 3 milioni di euro ogni mese oltre ai 17 milioni già persi da inizio pandemia. La nostra economia ha bisogno di Malpensa e questo Governo non può demandare oltre queste scelte improrogabili. Almeno questa volta il ministro De Micheli non nasconda la testa sotto la sabbia”.
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