Il provvedimento

Stanze senza luce e ventilazione, appartamenti per turisti chiusi in centro a Mantova

Dai documenti risulta che gli alloggi siano di proprietà della società Smart Holiday ma raggiunti al telefono, i dipendenti smentiscono

Stanze senza luce e ventilazione, appartamenti per turisti chiusi in centro a Mantova
Pubblicato:
Aggiornato:

Dalle analisi sui documenti inviati dalla struttura, il dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria dell'ATS ha rivelato diverse anomalie. Il Comune ha così fatto richiesta ai responsabili di adeguare i loro appartamenti e di inviare una nuova documentazione ma questo non è mai avvenuto.

Appartamenti per vacanze chiusi a Mantova

Nel cuore della città di Mantova, una decisione senza precedenti ha messo sotto i riflettori il rigido controllo delle autorità sanitarie locali sulle case e gli appartamenti per le vacanze. Il Comune di Mantova, basandosi sui risultati delle verifiche di ATS Val Padana, ha recentemente emesso un provvedimento di chiusura per due appartamenti utilizzati per soggiorni brevi.

Il municipio di Mantova in via Roma

La decisione è stata presa in seguito a segnalazioni che indicavano una mancanza di requisiti igienico-sanitari fondamentali. Lunedì 18 settembre, il dirigente dello sportello unico del Comune ha siglato il provvedimento che ha colpito due appartamenti situati nel centro della città.

Stanze buie e senza aerazione

La ragione principale della decisione di chiudere è emersa da un controllo dell'ATS Val Padana che ha scoperto che gli appartamenti in questione non soddisfacevano i requisiti necessari di aerazione e illuminazione. Per riaprire le porte agli ospiti, i proprietari dovranno ora effettuare le necessarie ristrutturazioni e ottenere l'approvazione dell'ATS.

Tutto è iniziato quando il Comune di Mantova ha ricevuto la richiesta di avvio dell’attività da parte dei titolari su "Impresa in un giorno" il 29 maggio scorso. Come da procedura, ha poi inviato i documenti della struttura al dipartimento igiene e sanità pubblica di ATS Val Padana per una verifica.

Il 17 luglio, dopo aver verificato tutto con precisione, l'ATS aveva inviato una nota al Comune sottolineando la mancanza di adeguata illuminazione naturale.

Il direttore Antoniazzi: "Noi abbiamo fatto le verifiche"

"Noi abbiamo fatto le verifiche documentali - dichiara il direttore igiene e sanità pubblica di ATS Val Padana Enea Antoniazzi -  sulla scia che il proponente ha mandato al comune. Dalle planimetrie allegate sono emerse delle carenze dei rapporti aeroluminanti ma sopratutto mancava la quotazione dell’altezza dell’abitazione."

Il direttore dell'igiene e sanità pubblica di ATS Val Padana Enea Antoniazzi

Dopodiché, il Comune ha informato il proponente in merito a quello che mancava nei documenti e avviato la sua procedura di attesa dell’integrazione. I proprietari avrebbero dovuto a quel punto mettere a norma gli appartamenti e inviare nuove documentazioni da sottoporre nuovamente al controllo di ATS ma questo non è accaduto.

Di conseguenza, lo Sportello unico del Comune ha emesso il provvedimento di sospensione delle attività delle case e degli appartamenti per le vacanze fino a quando non verranno eseguiti i necessari lavori di adeguamento. Ora i padroni di casa dovranno quindi affrontare il compito di adeguare le loro strutture.

Di chi sono gli alloggi?

Il provvedimento riguarda due appartamenti di piazza Marconi e via Verdi di proprietà della società Smart Holiday srls amministrata da Francesca Andreatta. Tuttavia, raggiunti al telefono, i dipendenti della società negano di avere a che fare con le chiusure.

"Noi non ne sappiamo niente di questa cosa - dichiara la società - non sono i nostri appartamenti, ci deve essere un errore."

Le responsabili di Smart Holiday

Le vie nelle quali sarebbero presenti gli appartamenti:

Responsabile la società Smart Holiday

Nonostante la smentita da parte dei dipendenti, la verità sembrerebbe un'altra. Dai documenti spediti al momento della richiesta di avvio dell'attività spunta proprio il nome della società.

"Il Comune di Mantova ci ha mandato la scia inviata dal proponente e dalla scia risulta che i titolari siano Smart Holiday - ammette ATS Val Padana - che poi non sia vero non ci è dato saperlo…noi rispondiamo solo sugli elementi documentali."

I provvedimenti presi dal Comune

Il Comune ha concesso alla società un periodo di dieci giorni dalla notifica del provvedimento effettuata attraverso il portale "Impresa in un giorno". Questo periodo di sospensione mira a consentire ai turisti eventualmente ospitati di completare il loro soggiorno o a trovare soluzioni alternative.

È importante notare che questi due provvedimenti rappresentano le uniche chiusure di case vacanza nella città di Mantova e sono stati motivati da segnalazioni da parte dell'ATS.  L'obiettivo delle autorità è determinare che le strutture ricettive rispettino rigorosi standard igienico-sanitari garantendo così la sicurezza e il benessere dei visitatori.

Standard rigorosi per un futuro migliore

Inoltre, sarà necessario ottenere l'approvazione del Dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria dell'ATS per poter riaprire. Nel caso in cui i proprietari ritengano che il provvedimento comunale abbia violato i loro diritti e sia pertanto illegittimo, avranno la possibilità di presentare ricorso al Tar di Brescia con un periodo di 60 giorni a disposizione per farlo.

Il TAR di Brescia

Le autorità locali sono determinate a garantire che le case e gli appartamenti per le vacanze rispettino rigorosi standard di sicurezza e igiene per i futuri ospiti. Mantova, una città nota per il suo patrimonio culturale e la sua bellezza, si prepara quindi a garantire una migliore esperienza di soggiorno per i visitatori.

Seguici sui nostri canali