LA PROTESTA

Libri insanguinati e manifesti provocatori contro gli sponsor di Festivaletteratura

Nell'ultima giornata della manifestazione va in scena la contestazione di No Food No Science: occupata la libreria del festival

Libri insanguinati e manifesti provocatori contro gli sponsor di Festivaletteratura

Durante l’ultima giornata del Festivaletteratura di Mantova, il collettivo No Food No Science ha protestato contro gli sponsor del settore zootecnico occupando la libreria del festival e affiggendo manifesti con i volti degli autori ospiti accostati ad allevamenti intensivi. Parallelamente, ha organizzato il controfestival Pagine Animali, con scrittori e artisti schierati contro lo sfruttamento animale.

Protesta animalista al Festivaletteratura

Si è conclusa con una protesta l’ultima giornata del Festivaletteratura di Mantova, domenica 7 settembre 2025. Le attiviste del collettivo No Food No Science, che da mesi contestano le sponsorizzazioni delle aziende zootecniche negli eventi cittadini, hanno occupato la libreria del festival in Piazza Sordello.

Con un grande libro in cartapesta recante i loghi di Levoni, Grana Padano e Latterie Virgilio – sponsor della manifestazione – le attiviste hanno inscenato un finto “insanguinamento” con vernice rossa, a simboleggiare la letteratura “sporcata” dai mattatoi. Dopo aver invitato il pubblico a riflettere sulla contraddizione tra un evento culturale attento alla giustizia sociale e il sostegno di industrie legate allo sfruttamento animale, sono state allontanate di peso dalle forze dell’ordine.

 

I manifesti nella notte

Nella notte tra sabato e domenica, lo stesso collettivo aveva tappezzato il centro di Mantova con manifesti provocatori: i volti di scrittori ospiti dell’edizione 2025 – tra cui Ali Smith, Ocean Vuong, Jamaica Kincaid e Antonio Moresco – associati a immagini di allevamenti intensivi.

“Sospetteresti mai – recitava lo slogan – che i soldi per invitarla provengono dai mattatoi di Levoni?”.

Le attiviste hanno chiarito che non si trattava di un attacco personale agli autori, molti dei quali stimano profondamente, ma di una denuncia verso le modalità di finanziamento del festival. Contestualmente, in città sono comparsi anche testi del poeta mantovano Ivano Ferrari, che nelle sue liriche ha raccontato l’esperienza di lavorare in un macello.

I manifesti affissi a Mantova nella notte

Il controfestival “Pagine Animali”

In parallelo al Festivaletteratura, No Food No Science ha organizzato Pagine Animali, un controfestival ospitato nei circoli Arci Virgilio e Papacqua. Per tre giorni, scrittrici, filosofi e artiste hanno discusso del ruolo degli animali in letteratura, da Tolstoj a Thomas Hardy fino agli autori contemporanei come Jean-Baptiste Del Amo e Munir Hachemi.

Tra gli ospiti figuravano la pedagogista Monia Monti, le fumettiste Violinoviola e Martina Masaya e la studiosa femminista statunitense Carol Adams. A inaugurare la rassegna è stata la scrittrice Eva Meijer, che ha scelto di schierarsi apertamente con le attiviste, sottolineando come “l’arte e la scrittura possano aiutarci a immaginare un mondo migliore”.

Lo scontro con gli organizzatori

Secondo No Food No Science, durante la scorsa edizione il festival avrebbe promesso un’apertura al dialogo sul tema delle sponsorizzazioni, promessa che però non si è concretizzata. Quest’anno gli organizzatori hanno invece respinto qualsiasi ipotesi di revisione dei finanziamenti.

La tensione è emersa anche ieri, quando la presidente di Filofestival, Laura Baccaglioni, ha espresso irritazione durante un confronto diretto con le attiviste, criticando la posizione di Eva Meijer e ribadendo la linea dell’organizzazione.

Il collettivo, già protagonista di azioni durante il Food & Science Festival e il concerto di Fiorella Mannoia a Mantova, annuncia di voler proseguire nella contestazione. La loro critica riguarda non solo il finanziamento degli eventi culturali, ma anche – sostengono – “un modello di produzione alimentare che nuoce agli animali, al pianeta e quindi a tutti noi”.