Revere

La cattura del siluro record nel Po, parla Alessandro: "È una grande gioia e non ci credo ancora"

Le parole di Biancardi: “La mia passione è nata quando avevo 5 anni grazie a mio padre, con questa impresa ho realizzato il sogno di tanti pescatori”

La cattura del siluro record nel Po, parla Alessandro: "È una grande gioia e non ci credo ancora"
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Lo chiamano il mostro del Po e viene visto come un assassino che divora tutto ma per il pescatore 43enne di Ostiglia i veri assassini sono la cattiva gestione delle acque, l'inquinamento ed i bracconieri.

L'adrenalinica passione per la pesca al siluro

È passata più di una settimana dall'impresa ma è ancora incontenibile l'entusiasmo di Alessandro Biancardi, pescatore di Ostiglia che ha catturato nelle acque del Po a Revere un siluro lungo 285 centimetri. Si tratta di un vero e proprio record mondiale che porta il mantovano sul podio dei pescatori.

Biancardi con il mega siluro

"La mia passione per la pesca nasce quando avevo cinque anni - ci racconta Alessandro - perché mio padre mi portava a pescare sul fiume. Mi ha iscritto alle prime gare di pesca a otto anni e da lì è iniziato tutto. A circa vent'anni ho deciso di specificarmi sulla pesca al siluro perché è la più adrenalinica, l'ho praticata tutti i giorni fino al raggiungimento del record."

Il giorno del record

È una storia di impegno e di coraggio, la dimostrazione che se non ci si arrende si possono ottenere risultati incredibili. Il giorno del record, Alessandro è partito con la sua barca in solitaria come fa quasi sempre. Si è portato sul fiume e ha preparato tutta la sua minuteria.

"Ho controllato che le punte degli ami fossero sempre perfette - spiega il 43enne - perché sono molto meticoloso, quando capita un pesce importante non deve esserci nulla fuori posto. Poi sono andato alla deriva del fiume e ho iniziato a lanciare la canna nel sotto sponda per cercare il pesce siluro, non mi sarei mai aspettato di prendere un pesce così enorme."

Talmente importante era la stazza del siluro che la canna di Alessandro si è curvata su se stessa e da lì ha capito che c’era qualcosa di fuori dal comune. Così ha iniziato a fare forza e il pesce si è accorto di essere stato preso all'amo ma non ha sofferto particolarmente perché è stato tirato da un nervone, un punto morto del suo corpo dove non sente molto dolore.

Il combattimento e la cattura

"Quando ho iniziato a tirare è partito il finimondo del combattimento adrenalinico, ci ho messo tutta la mia forza per combattere. Dopo 45 minuti ho visto emergere questo mostro e sono andato nel panico - aggiunge il pescatoreNon sapevo più cosa fare, era una cosa unica e ho avuto davvero paura."

Ha provato a prenderlo più volte per la bocca con le mani ma non è riuscito a catturarlo. Biancardi ha precisato che non usa arpioni come fanno tanti altri, non vuole ferire il pesce. Faticando nell'impresa, è andato verso riva nell’acqua bassa e quando ci è arrivato è sceso e ha trascinato l'enorme creatura verso di sé.

Dopo averlo avvicinato, il siluro si è spiaggiato e disorientato. Invece di andare fuori verso il fiume è andato verso la riva permettendo ad Alessandro di buttarcisi sopra e legarlo con una corda apposita. Era talmente concentrato nella cattura che non si accorto di un piccolo dettaglio, la sua barca era finita a cento metri di distanza trascinata via dalla corrente.

Il 43enne a bordo della sua barca in uno scatto condiviso sui social

"Sono molto felice, è un sogno"

Stremato dalle fatiche del combattimento ha dovuto anche nuotare per recuperare l'imbarcazione. Una volta raggiunta l'ha portata a riva e ha subito chiamato il suo amico Marco che è stato il primo ad arrivare sulle sponde del Po ed è stato testimone di una impressionante accalappiamento. Dopo aver misurato il pesce e scattato le fotografie, lo ha liberato.

"Sono molto felice, almeno una volta nella vita sono riuscito a salire sul podio che è il sogno di tanti pescatori - ammette AlessandroPer me ancora oggi è una grande e non ci credo ancora."

La risposta di Alessandro alle critiche

Biancardi ha condiviso sui social le immagini della sua impresa che sono diventate subito virali. Non capita tutti i giorni di finire tra i Guiness World Record. Ma tra i commenti positivi e le congratulazioni al pescatore ci sono anche alcune critiche. C'è chi lo accusa di aver sbagliato a liberare il siluro nelle acque in quanto rappresenta un pericolo troppo grande per la fauna.

Il post del pescatore su Instagram:

"Chi pratica il mondo della pesca sa che pesce è il siluro - risponde il mantovano - chi non appartiene a quel mondo vede quel pesce come un assassino. È stato soprannominato il mostro del Po, si pensa che queste creature si mangino tutto. Ma il problema principale e il più grande pericolo per la fauna è la malgestione delle acque. I livelli nel periodo invernale vengono abbassati drasticamente e non danno il tempo di fare recuperi così il pesce va in secca e muore. Un altro pericolo è l’inquinamento e lo sversamento di liquami in fiumi e fossi ma la cosa peggiore di tutte sono i bracconieri che ogni notte braccano i nostri fiumi con sistemi illegali e di corrente che stordiscono e uccidono i pesci."

 

 

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