Covid-19

Gli under 60 per il richiamo AstraZeneca potranno scegliere se cambiare vaccino o no

E' arrivato l'ok del Cts.

Gli under 60 per il richiamo AstraZeneca potranno scegliere se cambiare vaccino o no
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Venerdì 19 giugno il Presidente del Consiglio Mario Draghi aveva annunciato un nuovo cambiamento, l'ennesimo, per chi è stato vaccinato con AstraZeneca: per il richiamo, come riporta Prima Saronno, ora si potrà scegliere se ricevere lo stesso vaccino oppure un altro.

AstraZeneca, via alla libertà di scelta

Dopo le parole di Draghi di venerdì 19, ieri è arrivata la circolare del Ministero della Salute: gli under60 vaccinati con AstraZeneca potranno scegliere se riceverlo anche per il richiamo o ricevere la cosiddetta "vaccinazione eterologa", quindi con la seconda dose diversa dalla prima.

La circolare

Come riferisce Prima Bergamo, nella circolare approvata dal Ministero della Salute (QUI il link per il testo integrale), si legge «secondo quanto evidenziato dal Cts, ferma restando l’indicazione prioritaria di seconda dose con vaccino a mRNA (…..) qualora un soggetto di età inferiore ai 60 anni, dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino Vaxzevria (nuovo nome del vaccino AstraZeneca), pur a fronte di documentata e accurata informazione fornita dal medico vaccinatore o dagli operatori del centro vaccinale sui rischi di VITT, rifiuti senza possibilità di convincimento, il crossing a vaccino a mRNA, allo stesso, dopo acquisizione di adeguato consenso informato, può essere somministrata la seconda dose di Vaxzevria».

Nel verbale scritto dal Comitato tecnico scientifico si legge anche che «i fenomeni tromboembolici sono meno frequentemente osservati dopo la somministrazione della seconda dose (secondo stime provenienti dal Regno Unito sono pari a 1,3 casi per milione, valore che corrisponde a meno di 1/10 dei già rari fenomeni osservati dopo la prima dose)». Ad oggi, secondo quanto riferito dal direttore generale dell’Aifa, in Italia non ne sono stati registrati.

La pericolosità della variante indiana (o Delta)

Sulla base delle evidenze disponibili, scrive ancora il Comitato tecnico scientifico «la protezione conferita da una singola dose di vaccino Vaxzevria è parziale, venendo assai significativamente incrementata dalla somministrazione di una seconda dose. I rischi connessi alla parziale protezione possono assumere ulteriore pericolosità in contesti epidemiologici caratterizzati da elevata circolazione di varianti quali la variante Delta».

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Il mix non convince tutti

Dietro la decisione, validata dal Comitato Tecnico Scientifico, c'è una ragione chiara: l'aver deciso di utilizzare il "mix" di vaccini per gli under60 vaccinati con AstraZeneca dopo il decesso di una 18enne ligure non ha convinto tutti in quanto se ci sono dati consolidati e clinici sugli effetti della vaccinazione con entrambe le dosi di AstraZeneca, riguardo il mix si hanno "solo" le esperienze dirette di altri Stati dove sono state rese possibili, e per lo più non sulla fascia giovane della popolazione ma su quella più anziana. L'ordinanza sembra quindi cercare di "rimediare" a una fuga in avanti dopo il decesso della 18enne (doloroso ma, in termini prettamente statistici, rientrante nelle probabilità di rischio di eventi avversi estremamente gravi), sulla scorta di quanto già deciso da alcune Regioni.

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Come richiedere il richiamo con AstraZeneca

Come funzionerà ora? Prioritariamente, agli under60 vaccinati con AstraZeneca si farà la vaccinazione eterologa con Pfizer o Moderna. Chi dovesse però rifiutare un richiamo con vaccino diverso "senza possibilità di convincimento", previa firma del consenso informato potrà ricevere AstraZeneca.

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