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30 anni fa le stragi di Capaci e via D'Amelio: Mantova non dimentica 

Incontri di sensibilizzazione alla legalità nel trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio.

30 anni fa le stragi di Capaci e via D'Amelio: Mantova non dimentica 
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Incontri di sensibilizzazione alla legalità nel trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio.

30 anni fa le stragi di Capaci e via D'Amelio: Mantova non dimentica

In occasione del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio il Comune di Mantova e la Provincia con i rispettivi organismi, l’Osservatorio Permanente comunale sulla Legalità e la Consulta Provinciale della Legalità, in stretta collaborazione con Libera e Avviso Pubblico, hanno ideato un palinsesto di incontri di sensibilizzazione alla legalità, momenti di formazione per il contrasto ad ogni forma di corruzione pubblica e privata.
Alla conferenza stampa di martedì 3 maggio 2022 nella Sala Consiliare del Comune di Mantova sono intervenuti Alessandra Ricadonna, assessore alla Legalità del Comune di Mantova, Maria regina Brun per Libera, Nicola Leoni per Avviso pubblico e l’Osservatorio Permanente sulla Legalità, Elena Spagna per Camera di Commercio, Azzolino Ronconi della Consulta Provinciale della Legalità in collegamento da remoto, Donatella Panizzi consigliere Legalità provincia di Mantova, anche lei da remoto.

“Capaci di resistere ancora”

Questa ricorrenza delle stragi di mafia vuole essere non soltanto l’occasione per ricordare i giudici Falcone e Borsellino e le loro importanti lotte per la giustizia ma un’opportunità per proporre nel mese di maggio iniziative di testimonianza, di riflessione, di condivisione e di ascolto, che coinvolgano tutta la cittadinanza.
Il titolo di questa rassegna: “Capaci di resistere ancora”, non è una casualità, e vuole sottolineare l’importanza di prevenire e combattere questo mostro tentacolare che con invadente pervasività si insinua nelle vite dei cittadini e nelle economie dei territori, annientando progressivamente la libertà e la democrazia.

Il programma della rassegna

La rassegna avrà inizio venerdì 6 maggio alle 17.30 presso la Biblioteca Teresiana, con la testimonianza di Piera Aiello, vedova del boss Nicolò Atria che dopo la morte del marito ha deciso di denunciare e di iniziare a collaborare con lo Stato, per poi diventare parlamentare.
Il MaMu ospiterà martedì 10 maggio alle 17.30, grazie alla stretta collaborazione con la Camera di commercio, Nando dalla Chiesa, Patrizio Lodetti e Luigi Gaetti che presenteranno la situazione delle mafie nel nostro territorio, in particolare la ‘Ndrangheta, approfondendo le dinamiche e le specificità della terza azienda italiana per fatturato, con un giro d’affari annuo di oltre cinquanta miliardi di euro, ramificazioni in tutti i continenti, specializzata un tempo in sequestri di persona e ora maggior provider al mondo di sostanze stupefacenti, con faide e lotte intestine che hanno causato oltre mille vittime accertate.
Domenica 22 maggio, alle 11, l’Associazione Libera presenterà alla Biblioteca Baratta dodici libri dedicati alla legalità in un incontro ideato per sensibilizzare i ragazzi delle scuole ma anche i cittadini che volessero approfondire individualmente le tematiche.

Spettacolo finale

La rassegna si concluderà il lunedì 23 maggio alle 21 al Teatro Bibiena con lo spettacolo "'Ndrangheta" a cura del Teatro Bresci, scritto e diretto da Anna Tringali e interpretato da Giacomo Rossetto, l’opera narra di questa feroce quanto subdola organizzazione mafiosa attraverso la storia di quattro personaggi che rappresentano la Calabria che alla ‘Ndrangheta non si mischia, che ne rimane distante ma non del tutto impermeabile. I quattro si scoprirà essere legati tra loro soprattutto da un fatto che ne ha condizionato le vite, specie quella di Augusto, il quinto protagonista della narrazione, vero simbolo di riscatto, e rappresentazione di chi non vuole arrendersi alla bruttura e all’umiliazione ma che decide di contribuire in prima persona, come può, senza retorica né eroismi, alla rinascita di una terra aspra e bellissima come la Calabria. ‘Ndrangheta non è solo un viaggio agli inferi tra gironi pieni di criminali e collusi, ma è anche un cammino di speranza verso un futuro possibile di riscatto.

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