Trovato con 1 kg di cannabis la "spaccia" ai Carabinieri come light, ma non è così
E' stato ritenuto responsabile di detenzione ai fine di spaccio di marijuana.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile – Sezione Radiomobile di Mantova hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova, nei confronti di C.M., bolognese classe 1994, con precedenti di polizia, poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fine di spaccio di marijuana.
Fermato e scoperto a luglio
Lo scorso luglio, nel quartiere Lunetta, la “gazzella” dell’Arma, nel corso di un posto di controllo ha fermato l’uomo che, sottoposto a perquisizione personale e veicolare, aveva consegnato spontaneamente una busta per il sottovuoto contente un chilo di infiorescenze di cannabis essiccate.
Con molta tranquillità i giovane imprenditore si era professato imprenditore del settore per la coltivazione di piante di canapa, per la preparazione di fibre tessili, dichiarando che quella fosse “cannabis light” e quindi legale. Ma la versione fornita non è stata sufficiente per i militari che in quella circostanza hanno comunque proceduto alla denuncia in stato di libertà e al sequestro della sostanza.
Non era cannabis light
Le successive analisi di laboratorio, svolte tramite l’Agenzia di Tutela della Salute Valpadana di Cremona, su delega dell’Autorità Giudiziaria, hanno infatti riscontrato un delta-9-thc nei limiti superiori a quelli consentiti certificandola pertanto come sostanza “stupefacente” a tutti gli effetti.