Associazione a delinquere, altre 6 persone denunciate

Individuati la mente e i capi di un sodalizio che aveva già portato alla denuncia di 26 persone.

Associazione a delinquere, altre 6 persone denunciate
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Associazione a delinquere, altre 6 persone denunciate nella seconda trance di un’indagine che aveva già portato alla denuncia di 26 persone.

Associazione a delinquere, altre 6 persone denunciate

La Stazione Carabinieri di Quistello in data 20 febbraio 2019, al termine di parziali accertamenti aveva denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ferrara nr. 26 persone per i reati di associazione a delinquere e falso ideologico in atto pubblico per induzione. In particolare, le indagini dei Carabinieri, avevano permesso di accertare l’esistenza di un sodalizio criminoso che, inducendo in errore diversi pubblici ufficiali che avevano rilasciato certificati di proprietà e carte di circolazione, nell’arco di pochi mesi, avevano intestato ben 101 veicoli a G.D. 42enne ferrarese, cedendoli in utilizzo a soggetti di etnia rom delle province limitrofe, dediti alla commissione di reati contro il patrimonio o comunque privi dei requisiti psicofisici per la conduzione dei veicoli stessi.

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La prima tranche della stessa indagine era stata chiusa nello scorso mese di ottobre 2018, allorquando i Carabinieri della Stazione di Quistello, oltre al deferimento in stato di libertà dello stesso G.D., avevano anche chiesto ed ottenuto la radiazione d’ufficio di 50 veicoli per intestazione fittizia.

La seconda trance dell’indagine

Questo, però, non aveva impedito al G.D. di continuare indisturbato la propria attività illecita. I Carabinieri di Quistello con l’ulteriore attività di indagine posta in essere hanno individuato le menti ed i capi di chi era al comando di questa organizzazione denunciando appunto 6 altre persone per la violazione dell’art. 416 del C.P., 2 italiani e 4 stranieri di origine serbo-bosniache, residenti a Pomigliano d’Arco, Bologna, Crevalcore, Sassari e Calcinaia. Erano infatti questi 6 soggetti che avevano, nell’ambito del sodalizio criminoso creato, precisi e specifici compiti di organizzazione e distribuzione sul territorio dei veicoli che venivano tutti fittiziamente intestati al suddetto 42enne.

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