Bambino dimenticato in castigo: lettera dei genitori difende la maestra
I genitori della maestra di Villimpenta che ha dimenticato un bambino in castigo scrivono una lettera in sua difesa.
Bambino dimenticato in castigo, una vicenda che aveva creato scandalo e indignazione la scorsa settimana: arriva una svolta inaspettata.
Bambino dimenticato in castigo: i genitori scrivono una lettera in difesa della maestra
La vicenda del bambino dimenticato in castigo avvenuta alla scuola materna "Maria Ausiliatrice" Di Villimpenta aveva fatto discutere. Ora si registra uno sviluppo del tutto inaspettato della vicenda, alla faccia dei luoghi comuni che vorrebbero i genitori sistematicamente contro professori e maestri in difesa della prole.
Lettera dei genitori con 40 firme
Ben 40 genitori hanno espresso la propria solidarietà confermando la fiducia riposta nell'educatrice mediante una lettera. Pur ammettendo una negligenza oggettiva dell'educatrice i genitori non intendono puntare l'indice contro la donna scrivendo: "Tutti noi siamo fallibili, mentre dagli altri si pretende sempre l’infallibilità. Spaventa la risolutezza con la quale si rischia di cancellare l’operato di una professionista. Non condividiamo un’intransigenza precipitosa quando applicata ad una figura che dimostra quotidianamente efficienza, professionalità e intelligenza. Affidare il proprio bambino alla sorveglianza di una persona che non è il genitore rappresenta sicuramente un atto di fede che presuppone una stima profonda nei suoi confronti. Stima che raddoppia quando, alla custodia del bambino, si aggiunge il ruolo educativo. Si tratta della figura più autorevole agli occhi del bambino dopo i genitori ed è insostituibile in una società che vede entrambi i genitori al lavoro."
Anche il padre del bambino coinvolto
Anche il padre del bambino coinvolto non fa mancare un messaggio di vicinanza all’insegnante rinunciando a perseguire legalmente la la donna e convalidando l'atteggiamento tollerante dimostrato da tutti i genitori.