Mercoledì 15 maggio

Il roadshow di presentazione della mostra sul Rinascimento a Brescia fa tappa a Mantova

Nella cornice di Palazzo Te, il direttore della Fondazione Brescia Musei Stefano Karadjov illustrerà al pubblico il progetto insieme ai curatori

Il roadshow di presentazione della mostra sul Rinascimento a Brescia fa tappa a Mantova
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Sarà un’occasione imperdibile per scoprire in anteprima i tesori e le storie che animeranno la grande mostra a Brescia.

A Mantova il roadshow della mostra sul Rinascimento

La città di Mantova si prepara ad accogliere un evento culturale imperdibile, la presentazione in anteprima della mostra "Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo 1512-1552". L’appuntamento è fissato per mercoledì 15 maggio alle ore 18. Nella cornice di Palazzo Te, il direttore della Fondazione Brescia Musei Stefano Karadjov illustrerà al pubblico il progetto espositivo insieme ai curatori Roberta D’Adda e Filippo Piazza in un incontro gratuito.

Palazzo Te a Mantova

La mostra, promossa dalla Fondazione Brescia Musei e dal Comune di Brescia, sarà ospitata dal Museo di Santa Giulia di Brescia dal 18 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025. Curata da Roberta D’Adda, Filippo Piazza e Enrico Valseriati, l’esposizione mira a restituire la complessità e la ricchezza della cultura bresciana nella prima metà del Cinquecento.

Moretto, Romanino e Savoldo

Il focus sarà sul "Rinascimento inquieto" interpretato da tre grandi maestri della pittura: Alessandro Bonvicino, noto come il Moretto (1492-1554), Girolamo Romanino (1485-1566) e Giovanni Gerolamo Savoldo (1480-1548). La serata di presentazione a Palazzo Te offrirà un'anteprima affascinante dei capolavori che saranno esposti con prestiti dai più importanti musei italiani e internazionali.

Oltre alle opere pittoriche, la mostra includerà una selezione accurata di manufatti del Cinquecento come armi, oreficerie e strumenti musicali con l’obiettivo di delineare un percorso che illumini lo spirito di un'epoca attraverso diversi temi: dalla guerra alla formazione di un sentire comune, dalla riforma della Chiesa al valore della musica, dal ruolo attivo della donna nella società ai nuovi canoni di rappresentazione della nobiltà.

Il Sacco di Brescia come punto di partenza

Un punto di partenza fondamentale della narrazione sarà il Sacco di Brescia del 1512 ad opera delle truppe francesi, un evento traumatico che segnò profondamente la città e i suoi abitanti. Da questo contesto di inquietudine e incertezza nacquero nuove idee e visioni che si tradussero in un linguaggio espressivo unico.

La mostra esplorerà le ragioni per cui Moretto, Romanino e Savoldo svilupparono uno stile così distintivo analizzando le componenti politiche, culturali, sociali ed economiche che permisero alla scuola bresciana di emergere nel panorama artistico italiano del primo Cinquecento.

Ingresso gratuito, scopri come prenotare

Tra le figure emblematiche di questo periodo spicca Fortunato Martinengo (1512-1552), il nobile bresciano ritratto da Moretto in un celebre dipinto conservato alla National Gallery di Londra che diventa il simbolo del progetto espositivo. L’invito alla cittadinanza mantovana è dunque di partecipare numerosi a questa presentazione gratuita e ad accesso libero con prenotazione.

Il ritratto di Martinengo simbolo dell'esposizione

Sarà un’occasione imperdibile per scoprire in anteprima i tesori e le storie che animeranno la grande mostra a Brescia. Per prenotare, è possibile contattare il CUP – Centro Unico Prenotazioni al numero 030 8174200 o via email all’indirizzo cup@bresciamusei.com.

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