Salvini difende il modello Lombardia: "Da lunedì cinquantamila vaccinazioni al giorno"
Il leader della Lega guarda con fiducia al futuro, dice che marzo sarà l'ultimo mese in cui «stringere i denti», e chiede le scuse di giornalisti che hanno criticato l'ospedale in Fiera
«Stiamo correndo il più possibile». Lo garantisce il leader della Lega Matteo Salvini, intervenendo a margine di un sopralluogo effettuato all’ospedale allestito in Fiera a Milano. Scontato l’oggetto al centro delle domande dei cronisti, ossia la gestione della campagna vaccinale da parte di Regione Lombardia.
«Servirebbero le scuse di tanti politici e giornalisti che parlavano di struttura inutile e di spreco di denaro, mentre qui si salvano centinaia di vite anche in questo momento – si legge in un post pubblicato dal segretario di partito su Facebook -. Nel nuovo polo vaccinale, tra i più grandi d’Italia, si va verso le 2 mila somministrazioni al giorno».
Piano di vaccinazioni spesso inefficiente
Mettere in campo una campagna vaccinale di massa non è certo semplice, vista anche la delicatezza del momento e l’andamento dell’epidemia. Prima delle scuse è però bene ricordare che ad attaccare in ben due occasioni Aria, la centrale acquisti del Pirellone, è stato Guido Bertolaso, consulente nominato dal presidente leghista Attilio Fontana. L’ultima critica è arrivata non più tardi di giovedì scorso (11 marzo), commentando la fila di anziani in attesa all’esterno delle linee vaccinali del Niguarda, a Milano.
«La coda degli anziani fuori dal centro vaccinale di Niguarda per gli errori di Aria che manda 900 convocazioni al posto delle 600 previste è una vergogna! – ha tuonato Bertolaso su Facebook -. Ho mandato la protezione civile ad assisterli, mi scuso con tutti loro».
Il giorno prima il personale sanitario impegnato a Spirano e Antegnate aveva potuto vaccinare soltanto per 45 minuti: il sistema di avviso regionale aveva allertato solo le persone che avevano il vaccino fissato alle 8.45.
Motivazioni che hanno spinto Regione ad affidarsi al portale sviluppato da Poste Italiane per le somministrazioni di massa, scaricando nei fatti la gestione di Aria, e per le quali il Pd di Bergamo ha chiesto al Presidente Mario Draghi di inviare una task-force ministeriale in Lombardia per gestire l’emergenza.
Record di 50 mila vaccinati al giorno
Il leder del Carroccio ha anche annunciato che «da settimana prossima in Lombardia ci saranno 50 mila vaccinati al giorno. È il record italiano, sperando che arrivino i vaccini. Nel nuovo polo vaccinale, tra i più grandi d’Italia, si va verso le duemila somministrazioni al giorno».
Stringere i denti a marzo
Per Matteo Salvini la validità del modello lombardo non è quindi in discussione. E guardando al futuro rilancia: «I medici mi dicono, e io ci credo, che marzo sarà l’ultimo mese in cui stringere i denti. Da aprile spero si ritorni alla vita e alla normalità. Il Governo e Regione Lombardia devono correre al massimo in questi ultimi giorni».
«Adesso c’è un piano vaccinale che può mettere in sicurezza entro giugno l’intera popolazione italiana – conclude -. Abbiamo passato mesi inseguendo le primule di Arcuri; se invece si fosse occupato di dotare l’Italia di farmaci e vaccini necessari oggi saremmo molto più avanti. Da tre settimane penso che Draghi abbia dato notevoli segnali di cambiamento».