Riforma sanitaria Lombardia: la Cgil lancia una mobilitazione regionale

Ecco le richieste dei sindacati.

Riforma sanitaria Lombardia: la Cgil lancia una mobilitazione regionale
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Riforma Sanitaria Lombardia: presentato oggi al teatro Pime di Milano “Agenda Sanità 2018” il documento di proposte di Cgil Cisl Uil Lombardia insieme sindacati dei pensionati e del comparto.

Riforma Sanitaria Lombardia

Ecco le richieste dei sindacati in merito alla Riforma Sanitaria. “Chiediamo a Regione Lombardia di completare la rete di continuità assistenziale nel territorio, aumentando i posti letto di cure intermedie, rafforzando i servizi di cura domiciliare (ADI) sviluppando in tutto il territorio un servizio di gestione delle dimissioni protette, realizzando la rete dei presidi ospedalieri territoriali (POT) sul modello degli ospedali di comunità; sulla salute mentale chiediamo di potenziare i servizi territoriali, aumentare i posti letto per minori, ridurre i tempi d’attesa per la presa in carico dei servizi di neuropsichiatria infantile. Vogliamo un servizio sanitario con meno tempi e liste d’attesa per esami, visite, interventi chirurgici e nei Pronto Soccorso, attuando un Punto unico d’accesso per le prenotazioni, aumentando le risorse destinate alle prestazioni in regime di servizio sanitario nazionale, decongestionando i Pronto soccorso con corsie dedicate per i codici bianchi e verdi.”

“Accesso facile”

“Chiediamo a Regione Lombardia di attuare misure strutturali di riduzione delle rette a carico degli anziani in RSA e di garantire procedure semplici e senza oneri aggiuntivi per i cittadini allo scopo di risolvere il contenzioso sulle esenzioni dei ticket sanitari e superare i contrasti interpretativi che hanno limitato l’accesso alle esenzioni per lavoratori precari o inoccupati. Vogliamo un accesso facile ai servizi sanitari e socioassistenziali con Punti unici di orientamento e di informazione degli utenti in ogni Distretto; rimettendo in ambito distrettuale la procedura di valutazione multidimensionale dei bisogni di cura e assistenza; formando nuove professionalità gestionali e infermieristiche di prossimità territoriale (infermiere di famiglia); sviluppando la medicina di genere nell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari; potenziando la rete dei consultori pubblici. Chiediamo a Regione Lombardia di intervenire sui punti deboli del sistema di presa in carico dei pazienti cronici, valorizzando il ruolo dei medici di base, sviluppando un modello unico di gestione informatica della presa in carico, affrontando con le Parti Sociali i problemi di prospettiva dell’invecchiamento e delle cure a lungo termine per soluzioni praticabili di sostegno alle famiglie sulle spese non coperte dal servizio sanitario nazionale, anche con l’attivazione di un Fondo integrativo mutualistico.”

Trasparenza negli appalti

“Vogliamo una più giusta valorizzazione delle professioni sanitarie, socio-sanitarie e sociali, stabilizzando il precariato in sanità, sbloccando il turnover, aumentando l’offerta formativa specialistica e la formazione continua, contrastando il dumping contrattuale, anche attraverso le regole di accreditamento degli erogatori, contrattando sistemi incentivanti rispetto ai ruoli degli operatori in ragione del raggiungimento di obiettivi di sistema e di salute. Chiediamo più trasparenza e controllo nella gestione degli appalti e forniture in sanità, rafforzando i controlli ispettivi, prevedendo clausole sociali negli appalti, inserendo requisiti minimi e indici di congruità nelle regole di accreditamento.”

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