Più trasparenza con l’Organismo Regionale Anti Corruzione | Il governatore risponde
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La domanda di questa settimana
Signor Presidente, si leggono spesso notizie riguardanti fenomeni di corruzione nella pubblica amministrazione, purtroppo anche nella nostra cara Lombardia. Le chiedo per cortesia se la Regione possa fare qualcosa per prevenire queste attività illecite, mettendo in atto dei meccanismi utili a impedire che la criminalità metta le mani sugli appalti pubblici. Grazie.
Maria da Rozzano (Mi)
Il governatore risponde
Gentile Maria, proprio per garantire la trasparenza e la regolarità sugli appalti pubblici e sulla fase esecutiva dei contratti lo scorso 18 settembre, con una legge del Consiglio regionale, è stato costituito l’Organismo Regionale Anti Corruzione (Orac), che sostituisce e riunisce le competenze di Arac, del Comitato controlli e del Comitato per la legalità e la trasparenza in un’ottica di razionalizzazione e sburocratizzazione.
Rispetto ai precedenti organismi l’Orac ha funzioni aggiuntive, come l’indirizzo e il coordinamento del sistema dei controlli interno degli enti del Sistema regionale, oltre al monitoraggio delle procedure di acquisto delle aziende sanitarie, in stretto raccordo con l’Agenzia di controllo del servizio socio-sanitario.
Pochi giorni fa la Giunta regionale, su mia proposta, ha designato i sette componenti che la legge prevede siano da noi indicati. La funzione di Presidente verrà svolta da Giovanni Canzio, primo presidente emerito della Corte di Cassazione, già primo presidente della Corte di Cassazione e presidente della Corte di appello di Milano, professore a contratto presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano.
Gli altri componenti da noi indicati sono Mario Forchetti, Umberto Fantigrossi, Maurizio Bortoletti, Arturo Soprano, Alessandro Bernasconi e Attilio Iodice. A loro si aggiungono, in base alla legge, i due componenti espressione delle minoranze consiliari, Stefano Bignamini e Marcello Crivellini.