Lombardia zona arancione ma per Fontana il modello dei colori va superato
Il ministro Speranza ha firmato un'ordinanza che impone la zona arancione da domenica 10 fino a venerdì 15 gennaio 2020.
Confermata, come anticipato ieri, la dad per le superiori fino al 24 ma il Governatore annuncia: “Al via lo screening di studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado per verificare concretamente l’incidenza del virus in questo ambito”.
Lombardia ancora arancione, ma..
Lombardia zona arancione: “Il modello dei colori va superato”. Ne è convito il Governatore Attilio Fontana che ha commentato l’ufficializzazione della nuova ordinanza del Ministro Speranza.
“Ancora una volta , dopo aver appreso della collocazione della Lombardia in ‘zona arancione’ – voglio ribadire quanto sia necessario porre in essere, su scala nazionale, un modello che vada oltre a valutazioni ‘settimanali’ e comunque basate sul breve periodo. Serve un sistema più consolidato, in grado di garantire certezze concrete in ogni ambito, sia produttivo, sia di carattere famigliare, come ad esempio per l’attività scolastica”.
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Lombardia zona arancione, Fontana: “Il modello dei colori va superato”
“La semplice definizione dei colori e delle relative fasce, basata su valutazione che spesso cambiano con frequenza molto rapida – spiega Fontana – vanno nella direzione opposta a quello che chiedono i cittadini e le imprese creando solo incertezze e danni economici rilevantissimi”.
La scuola in Lombardia
Le lezioni per le scuole secondarie di secondo grado in Lombardia saranno svolte con la didattica a distanza al 100% da lunedì 11 fino al 24 gennaio. Lo prevede, come anticipato ieri, un’ordinanza alla firma del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Una decisione susseguente alle valutazioni e alle risultanze di carattere sanitario, condivise dalla Regione con il Comitato Tecnico Scientifico della Lombardia che ha preceduto quindi di un giorno l’ufficializzazione dell’imminente ingresso della Lombardia in zona arancione.
Viene comunque garantita la possibilità per le istituzioni scolastiche e formative professionali di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. E proprio in riferimento alla scuola il Governatore ha annunciato che “in Lombardia partirà a breve una sperimentazione importante e mirata basata sullo screening di studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado per verificare concretamente l’incidenza del virus in questo ambito”.
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