Il ministro scout e l'in bocca al lupo dei membri dell'Agesci
"Considero la #politica come #servizio. Buona strada a tutti noi!".
Dalle parole di Elena Bonetti, il nuovo Ministro preposto alle Pari Opportunità e alla Famiglia, si intuisce subito il vissuto e lo stile di vivere scout. Il primo Tweet postato dalla Bonetti dopo essere stata nominata, infatti, richiama a gran voce lo spirito scoutistico e si chiude in bellezza con un "Buona strada a tutti noi" che lascia ben poco all'immaginazione.
Considero la #politica come #servizio. Sarà un onore domani giurare al Quirinale. Farò del mio meglio per garantire a tutte e tutti pari opportunità e fare delle famiglie il pilastro della comunità. Buona strada a tutti noi! #siparte
— Elena Bonetti (@bonettiele) 4 settembre 2019
L'"In bocca al lupo" degli scout
Nel corso della serata di ieri su una delle numerose pagine dedicate allo scoutismo è comparso un post in cui si augura buona fortuna al nuovo Ministro, con la speranza che agisca con quel coraggio che nella vita ha contraddistinto lei e le sue scelte, sempre dettate da uno spirito di altruismo e servizio.
Organizzatrice della Route Nazionale 2014, firmò la carta del coraggio che chiedeva un'apertura verso capi omosessuali e divorziati
Nell'estate del 2014 a San Rossore si è tenuta la Route Nazionale dell'Agesci, l'Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani. A quel glorioso evento hanno partecipato più di 33mila ragazzi, seguiti dai loro capi e dai vertici dell'associazione scout tra i quali anche Elena Bonetti. Numerosi gli ospiti intervenuti, tra i quali Don Luigi Ciotti, fondatore dell'associazione "Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie", e l'ex scout nonchè politico Matteo Renzi.
Al termine di questa grande manifestazione è stata redatta una "Carta del Coraggio", un testo nel quale i giovani scout hanno richiesto alla stessa Agesci di “allargare i propri orizzonti affinché tutte le persone, indipendentemente dall'orientamento sessuale, possano vivere l’esperienza scout e il ruolo educativo con serenità, senza sentirsi emarginati, consentendo ad omosessuali dichiarati di svolgere il ruolo di capo e di non considerare esperienze di divorzio, convivenza, omosessualità invalidanti la partecipazione alla vita associativa e al ruolo educativo, fintanto che l’educatore mantenga i valori dell’integrità morale”. Queste richieste avevano suscitato incredibile scalpore a livello mediatico, tra indignazione e sospiri di sollievo.
La richiesta di mettersi in discussione era rivolta anche al Vaticano: gli scout in quel momento hanno voluto dare uno scossone forte all'ambiente cristiano cattolico di cui convintamente fanno parte. E insieme a loro, a richiedere a gran voce questi cambiamenti, c'era proprio la neo-ministra Elena Bonetti in compagnia di Don Gallo.
Il ministro di fila renziana
Come raccontato ieri, il neo ministro Bonetti è vicina e affine alle idee politiche dell’ex segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, con cui ha condiviso oltre che la passione politica anche quella scoutistica: insieme hanno organizzato "Meritare l'Italia" una scuola estiva di politica dedicata ai giovani di età compresa fra i 16 e i 30 anni e organizzata lo scorso agosto in provincia di Lucca. Fu proprio Renzi che nel 2017 riuscì a convincerla ad entrare in politica nel team della segreteria nazionale del Pd: all'epoca Bonetti svolgeva "solo" il ruolo di docente universitario, apparentemente ben lontano dalla politica.
Sul sito del Partito Democratico, nella presentazione che Bonetti fa di sè, si legge:
"La passione educativa e il desiderio di accompagnare le giovani generazioni ad essere buoni cittadini (altro riferimento scoutistico), capaci di contribuire a scrivere una storia bella e generativa per la nostra comunità, trovano le radici nel mio cammino scout. Su questa strada ho imparato la bellezza del camminare insieme, la felicità e la pienezza che nascono dal servizio, il coraggio di dire sì, la chiamata a lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato."
Non ci resta ora che augurare buon lavoro al nuovo Ministro mantovano.
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E ora che fine farà l’ex Ministro Toninelli?;
L’ex sindaco di Lodi con la sua Base Riformista si aggiudica il ministero,
Il pavese Centinaio sfortunato in politica, fortunato in amore.
Buona strada!