Intervista

Cortese: "Mantova deve essere più rappresentata"

L'ex consigliera regionale ha fatto un bilancio del suo mandato, appena concluso, all'interno del Consiglio

Cortese: "Mantova deve essere più rappresentata"
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Un’esperienza breve, ma intensa: Paola Cortese è subentrata per pochi mesi ad Antonella Forattini, eletta in Parlamento, in consiglio regionale, nelle file del Pd. Ma che bilancio ne fa?

“È stata un’occasione molto bella e formativa, a livello istituzionale, politico e amministrativo. Ho trovato il Gruppo del Pd molto operativo e mi ha dato tanti stimoli. Sono molto soddisfatta”, risponde la consigliera che non si è ricandidata.

Come Le è sembrata la “macchina” del consiglio regionale?

Molto efficiente per quanto riguarda l’organizzazione del gruppo politico, dal punto di vista dei funzionari e dei collaboratori che si sono subito messi a disposizione, mi hanno assistita e accompagnata. Molto meno performante la Regione come istituzione, e credo abbia un potenziale di qualità e quantità di operato ben maggiore: è davvero nelle mani sbagliate.

Cosa chiede per la Lombardia e, nello specifico, per Mantova?

Per la Lombardia chiedo una maggiore aderenza all’Europa. Rivedrei subito il sistema dei bandi, una partita molto importante per i territori, ma gestita in maniera un po’ arbitraria. Per Mantova spero ci sia una maggiore attenzione perché rispetto alle altre province ha scontato il fatto di non avere un assessore, ma solo dei consiglieri. La minoranza ha lavorato molto bene, sia Andrea Fiasconaro, degli M5s, sia soprattutto Antonella Forattini, che mi ha preceduto e che ringrazio per il passaggio di consegne accorato e puntuale. Spero che adesso, nonostante le elezioni non siano andate come avremmo voluto, ci sia più attenzione per la nostra provincia e che tutti i nostri consiglieri imparino a fare squadra, per il bene del territorio e non solo dei partiti.

Come commenta le elezioni regionali e che futuro vede per la Lombardia?

Sono molto dispiaciuta del risultato. Pur non essendomi ricandidata, ho lavorato tantissimo per la campagna elettorale e per l’elezione di Pierfrancesco Majorino che ho avuto modo di conoscere bene a Milano, ma anche sul territorio dove è venuto tre volte. Lo conoscevo poco, ma ho imparato ad apprezzarlo e stimarlo. Meritavamo tutti un risultato diverso. Trovo inaudito che i lombardi abbiano riconfermato questo malgoverno. Spero solo che con la squadra riconfermata e i nuovi ingressi si riesca a fare un’opposizione ancora più incisiva e costruttiva.

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