"Bimbo negroide": scoppia la bufera sul segretario della Lega Cristian Pasolini
Il post "incriminato" su Facebook a seguito dell'inaugurazione della palestra di Fiera Catena. Il Pd: "Si dimetta"
"In prima fila un bimbo negroide": scoppia la bufera sul segretario della Lega Cristian Pasolini. Il Pd: "Disgustoso, si dimetta".
"Bimbo negroide": bufera sul segretario della Lega
Scoppia la bufera sul segretario della Lega di Mantova Cristian Pasolini. A provocare un uragano di polemiche è un post pubblicato da Pasolini, avvocato del Foro di Mantova, sul proprio profilo Facebook.
Si tratta di una foto del taglio del nastro della palestra di Fiera Catena: nell'immagine, insieme al sindaco Mattia Palazzi e ad altri bimbi, anche un bimbo di colore.
Così recitava il post di Pasolini: "Casualità e comunicazione. Bene l’inaugurazione della palestra ed ennesimo taglio del nastro con foto di rito e tradizionale prima fila con bimbo negroide (bimbo di colore, se non vogliamo usare correttamente i termini scientifici di lingua italiana)".
Il post, che ora Pasolini ha cancellato dal proprio profilo, ha scatenato un'ondata di critiche.
"Termini corretti e non offensivi"
Dal canto suo Pasolini ha spiegato le proprie affermazioni in calce al proprio post. “Il post è chiaro ed è stato compreso correttamente da chi non vuole strumentalizzarlo - ha spiegato il segretario leghista in alcuni commenti -. Ho semplicemente evidenziato come il nostro sindaco, specialmente in occasione di elezioni, faccia sfoggio di immagini politicamente corrette e inclusive. Sappiamo tutti che non è casuale e che fa parte della propaganda elettorale.
"Il mio ragionamento è questo - prosegue Pasolini -: se sei di un partito che fa della diversità, dell’inclusione e dell’accoglienza sempre e comunque il proprio cavallo di battaglia e ogni volta che hai occasione di fare una foto metti in primo piano persone che incarnano quei concetti e, guardacaso, lo fai soprattutto in campagna elettorale, io penso che tu stia sfruttando la situazione in modo poco elegante. Ho usato termini corretti e non offensivi. La lingua italiana a volte è forte. A volte i termini corretti ci fanno arrossire, altre volte ci suonano offensivi".
Il Pd: "Pasolini si dimetta"
"Sono affermazioni provocatorie e gravi - attacca il consigliere regionale del Partito Democratico Marco Carra - che denotano il loro carattere razzista e non tengono conto che a farne le spese è un bambino. Ancora più grave se si considera il contesto in cui il segretario della Lega ha voluto evidenziare il suo misero pensiero: l’inaugurazione di una palestra a Mantova, luogo di aggregazione per eccellenza.
"È grave che chi ricoprire una carica politica possa definire un bambino “negroide”, nascondendosi dietro al termine scientifico, ma ben consapevole di voler lanciare una provocazione, un messaggio discriminatorio e di istigazione all’odio razziale. Salvini e Fontana cosa dicono? Cosa dicono amministratori che a Salvini si ispirano per governare un paese, un comune, una città? Pasolini si dimetta".
Palazzi: "Disgustoso"
Dal canto suo rincara la dose il sindaco di Mantova Mattia Palazzi: «Usare un bambino per attaccare me è disgustoso. I bimbi nella foto che tagliano il nastro sono quattro, però Pasolini si sofferma solo sul bimbo di colore. Il motivo è tanto chiaro quanto indegno. La politica fatta così mi fa schifo».