"Ancora troppi pochi vaccini antinfluenzali": la denuncia di Forattini (Pd)
La denuncia della consigliera regionale dem Antonella Forattini.
La denuncia della consigliera regionale dem Antonella Forattini.
"Ancora troppi pochi vaccini antinfluenzali"
"Lo stiamo ripetendo da settimane e, purtroppo, abbiamo ragione a protestare: entro novembre saranno disponibili solo 100 vaccini antinfluenzali per medico di famiglia, a fronte di circa 600 pazienti a testa che ne hanno diritto”.
Lo denuncia Antonella Forattini, consigliera regionale del Pd, facendo il punto della situazione per quanto riguarda la campagna vaccinale stagionale.
“Lo abbiamo detto tante volte: l’antinfluenzale può aiutare, intanto, a non confondere i sintomi con il Covid, creando ulteriori timori e sovraccarichi alle strutture sanitarie. Ma a pochi giorni dall’avvio delle vaccinazioni è arrivata una circolare ai medici di base di tutta la regione, provincia di Mantova compresa, che rivela che le prime dosi del vaccino disponibili saranno solo 30. Altre 20 arriveranno entro il 31 ottobre e altre 50 dal 2 novembre in poi. Solo da metà novembre si potranno prenotare ulteriori dosi – racconta Forattini –. Cifre irrisorie che non basteranno a coprire nemmeno le categorie alle quali la Regione ha dato la massima priorità: i pazienti fragili e gli over 65. Basti pensare che un medico di famiglia, in Lombardia, conta in media quasi 1400 pazienti”.
Lombardia in ritardo
Insomma, è l’ennesima dimostrazione che in Lombardia la campagna vaccinale subirà gravi ritardi, non entrerà nel vivo fino a metà novembre e che comunque non basterà per tutti.
“Un ritardo imperdonabile che rischia di mettere in pericolo la salute di migliaia di cittadini – secondo la consigliera dem –. Il sistema di vaccinazione, inoltre, macchinoso e complicato, rischia di disincentivare i cittadini a chiedere di fare l’antinfluenzale”.
Non solo: un servizio giornalistico ha svelato che 100mila dei 500mila vaccini dell’ultima gara effettuata in Lombardia, quelli forniti dalla società cinese Life On, non sarebbero riconosciuti dall’agenzia italiana del farmaco e che, di conseguenza, non sarebbero utilizzabili in Italia. Infine, “abbiamo scoperto anche che manca il vaccino pneumococcico, destinato alla prevenzione delle patologie respiratorie, perché la gara bandita con procedura d’urgenza dalla Regione, del valore di circa 800mila euro, è andata deserta. Dovrebbe essere somministrato ai soggetti più fragili e a chi è risultato positivo al Covid e ha avuto complicanze respiratorie. Siamo senza parole”, conclude laconica Forattini.
Vaccini, entro novembre ad ogni medico solo 100 dosi ciascuno