Maltempo, danni nel Mantovano per circa 500mila euro
Fra i danni collaterali pere a terra, trapianti di pomodoro e raccolta del fieno in ritardo.
L’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta nel Mantovano ha provocato danni nella campagne per almeno 500mila euro, secondo le prime stime di Coldiretti Mantova. A farne le spese, in particolare, le pere non protette dalle reti antigrandine, i meloni fuori serra, zucche e fragole.
Maltempo
Danni avvenuti in una fase particolarmente delicata per i prodotti in campo, con gli agricoltori che stanno facendo i conti anche con gli effetti collaterali del maltempo, come lo slittamento dei trapianti del pomodoro di almeno una settimana o il rallentamento dello sviluppo vegetativo delle piante, ma anche la caduta di pere dalle piante. Il primo taglio di erba medica, il cosiddetto maggengo, sta subendo ritardi particolarmente lunghi, che potrebbero arrivare a che a un mese e far slittare la raccolta anche ai primi giorni di giugno. Lo spiega Simone Minelli di Motteggiana, allevatore con 100 ettari in conduzione e 300 bovine in stalla. “È un’anomalia – dice – che sta rivoluzionando la gestione in alcune stalle e che è frutto del maltempo. Alcuni allevatori sono anche rimasti senza fieno e devono ricorrere all’acquisto”.
Gli allevatori
Andrea Minelli, allevatore con 100 ettari e 380 capi, sempre a Motteggiana, spiega che con un’autosufficienza alimentare dell’80%, deve ricorrere all’acquisto esterno. “Nessuno ha ancora sfalciato il primo taglio e ad agosto ci ritroveremo a doverlo reperire sul mercato, pianificando un acquisto annuale, ma con una minore disponibilità di prodotto sul mercato. Prevediamo aumenti di prezzi di 3-4 euro al quintale, che per noi che acquistiamo 4mila quintali significa un incremento di costi per almeno 16-18mila euro all’anno”.
Francesco Parise, agricoltore di Porto Mantovano con 25 ettari a riso calcola che “quest’anno col maltempo la semina di riso slitta di circa 20 giorni rispetto alle stagioni con andamento meteo-climatico regolare; non abbiamo ancora iniziato a seminare e speriamo di riuscire la prossima settimana”. Anche Nicola Valli di Barbassolo parla di “dieci giorni nel ritardo delle semine”.
Tira brutta aria anche sul pomodoro. Guido Cecchin, agricoltore di Ospitaletto con una superficie di 110 ettari seminata a pomodoro, rivela uno scenario fatto di ritardi o di operazioni in campo all’insegna della velocità. “Abbiamo avuto un fermo sulle semine di pomodoro di circa una settimana e stiamo cercando di recuperare – afferma Cecchin -. Il freddo ha rallentato però la crescita vegetativa dei pomodori in serra. Chi si trova a fare i conti con uno sviluppo della pianta rallentato dovrà verosimilmente fare i conti con piante in stress e con sensibili cali produttivi nella fase di raccolta”.
Complessivamente, da un primo bilancio della Coldiretti regionale in base alle segnalazioni dei tecnici impegnati sui territori, la stima dei danni del maltempo si aggira in Lombardia sui 2,5 milioni di euro.
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