"La rotonda Penny di Casalmaggiore è pericolosa": la denuncia di AIFVS VIDEO
Senza strisce pedonali e con marciapiedi stretti dove non passano le carrozzine: che modo di costruire è?
Casalmaggiore, la nuova rotonda è pericolosa per gli utenti della strada. Tonino Morreale (A.I.F.V.S Onlus): “Progettata male, si rettifichi per evitare il peggio”.
La rotonda pericolosa di Casalmaggiore
La nuova rotonda costruita a Casalmaggiore ha scatenato la dura critica di Tonino Morreale, responsabile della sede di Parma della onlus Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada.
L’infrastruttura del supermercato “Penny” è stata costruita in un lasso di tempo che va da luglio ad agosto 2019, è di dimensioni ingenti. Pertanto mette in pericolo pedoni, ciclisti e diversamente abili. Il referente si è recato sul luogo con una signora 80enne iscritta al Centro volontari della Sofferenza, costretta ad una sedia a rotelle, proprio per mostrare e dimostrare le difficoltà che una persona diversamente abile può riscontrare in loco.
“È l’ennesimo spreco di soldi italiani. Trovo vergognoso e grave che nel 2019 non si pensi alla sicurezza degli utenti della strada”, grida Morreale, costatando il pericolo in cui si può incorrere.
La Simulazione di Tonino Morreale
“Ho fatto una prova con una persona iscritta al CVS di Parma partendo dall’attraversamento, una delle poche cose buone, visto che è stato tagliato a metà consentendo così la sosta tra una corsia e l’altra. Sul lato dell’attività commerciale ‘Acqua e Sapone” già ci si trova davanti al primo intoppo: il marciapiede stretto, la pendenza e lo scalino alto. In quello spazio una carrozzina dovrebbe girare e, se non vi è alcuno che presti aiuto, lo deve fare in pendenza col rischio di cadere. Proseguendo ci troviamo davanti il cartello ed il palo della luce nel bel mezzo dello stretto marciapiede. Di fianco al palo ci sono passato veramente a fatica, ma è da tener presente che la carrozzina della signora è di quelle piccole, essendo lei una donna minuta. Poi si arriva alla discesa. Una persona da sola in carrozzina non può scendere da lì perché con molte probabilità, vista la pendenza, cadrebbe. Io sono esperto perché mi occupo di trasporto di persone con disabilità, l’ho fatta nell’unico modo in cui può essere fatta, ovvero con la persona in carrozzina che la scende di schiena. I questo caso sarebbe necessario, purtroppo, che qualcuno aiuti la persona in carrozzina a scendere, altrimenti da sola non ce la farebbe. Al termine si deve attraversare una strada che non prevede neppure le strisce del passaggio pedonale.
“Non è una rotonda sicura, non si è curato l’aspetto umano”
“Sono venti anni che mi occupo di sicurezza stradale attraverso convegni e denunce sui problemi della strada. Posso dire con certezza che quella rotonda non è sicura. Non si è curato per niente l’aspetto umano. Sarebbe bastato ridurre la circonferenza centrale per allargare i marciapiedi se proprio non li si voleva allargare sul lato dei supermercati. Oggi ci sono persone con disabilità motoria e anziani che girano su carrozzine elettriche, mamme con bambini, e lì farebbero fatica. Le carrozzine sarebbero costrette, dopo l’attraversamento, a procedere in strada, su una strada altamente trafficata. Di soluzioni se ne potevano trovare tante, invece di spendere soldi pubblici così. Comunque sia, il palo va rimosso, ridotta la pendenza del marciapiedi e sistemati gli altri problemi. Non ci sono altre soluzioni”.
La denuncia dello “scempio cui siamo costretti ad assistere”
Risoluto e caparbio, Morreale non si ferma qui. Infatti, dopo il primo filmato, si è dichiarato pronto a ritornare sul posto proprio per approfondire la problematica ed ha invitato a partecipare altre associazioni del territorio, affinché insieme possano denunciare “lo scempio cui siamo costretti ad assistere”.
“Un problema reale su cui è doveroso puntare i riflettori”, commenta il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Alberto Pallotti. “L’azione del nostro responsabile di sede è encomiabile – continua – e dimostra perfettamente come la nostra associazione sia presente su tutto il territorio nazionale. Bisogna garantire sicurezza sulle strade ed il nostro dovere è fornire un punto di vista che tuteli i suoi utenti. Grandi traguardi possono essere raggiunti solo con un grande lavoro di squadra”.