Campagna anti slot: contributi ai bar dove non ci sono macchinette

Denaro sottratto ai nuclei familiari ma anche all'economia locale: il Comune di Mantova affonda sul gioco d'azzardo.

Campagna anti slot: contributi ai bar dove non ci sono macchinette
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Campagna anti slot da parte del Comune di Mantova che ha deciso di promuovere una campagna anti gioco d'azzardo.

Campagna anti slot: contributi economici dal Comune agli esercenti virtuosi

Il Comune di Mantova si allinea alle misure adottate da altre amministrazioni lombarde, promuovendo una campagna volta a premiare gli esercenti virtuosi che non dotano il proprio locale di slot machine. Nonostante la legge non vieti il gioco d'azzardo, è altresì vero che il fenomeno scivola spesso nel patologico, arrivando a rovinare intere famiglie. Gli esercizi commerciali che non si doteranno o elimineranno le macchinette riceveranno un contributo economico dal Comune.

Da dove arriveranno i soldi?

Se vi state chiedendo da dove arriverà il denaro il Comune attingerà dal proprio bilancio creando uno specifico bando per i titolari dei pubblici esercizi. Si potrà godere dell'erogazione del contributo con l'impegno di non disporre nei propri locali, per almeno 5 anni, slot machine e affini, dedicate al gioco d'azzardo. A presentare l'iniziativa sono stati il vice sindaco Giovanni Buvoli e l'assessore al Welfare Andrea Caprini. Il bando metterà a disposizione un contributo una tantum per la dismissione, ma si stanno studiando anche forme successive di accompagnamento, attraverso la riduzione di alcuni indici e fattori di imposte sulle quali l'amministrazione può intervenire direttamente (contributo e sgravi).

Sono i più deboli a farne le spese

 

Buvoli ha sottolineato quanto il gioco d'azzardo riesca a rovinare soprattutto le fasce di popolazione più deboli che arrivano a rovinare interi nuclei familiari. Inoltre il denaro investito nelle slot è un piccolo patrimonio sottratto all'economia locale, ha aggiunto Caprini.

 

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