Allevamento di lumache in crescita, anche il mantovano fa la sua parte

L’elicicoltura italiana non ha più niente da invidiare a quella francese.

Allevamento di lumache in crescita, anche il mantovano fa la sua parte
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L’allevamento delle lumache è in crescita in tutta Italia e Mantova non fa eccezione.

“Sono 6 anni che allevo lumache – spiega Luca Panatero dell’azienda agricola Pana di Casalromano. - Perché le lumache? Perché quando ho messo in piedi l’azienda il mercato dell’ortofrutta era saturo e quindi ho cercato di differenziarmi”.

L’allevamento di Panatero è all’aperto seguendo il ciclo naturale e rispettando i tempi delle lumache, vale a dire è più lento: 8-10 mesi dalle uova alla chiocciola. Le lumache fanno 2- 3 deposizioni all’anno per 70-80 uova, all’aperto mangiano quello che trovano in natura.
L’azienda Pana le vende sia fresche che in salamoia quindi già pulite, precotte, solo con la polpa già pronta per essere scottate in pochi minuti. Si possono usare per spiedini, o in sugo, o mangiate in umido.

Sabato 31 agosto al mercato contadino ci saranno le lumache

Sabato 31 agosto 2019 al mercato contadino di Borgochiesanuova Luca Panatero presenterà le sue lumache con una degustazione: verranno offerti spiedini di lumache con pancetta in abbinamento con calici di vino “Rosso Ancestrale” dell’Azienda Agricola Giacomo e Alberto Scaroni.

I dati sulle lumache

Qualche dato sulla coltivazione delle mostarde: totale mondiale dei consumi – dati 2016 (fonte istituto elicicoltura di Cuneo)

  • 390mila lumache vive;
  • 220mila surgelate;
  • 297 mila conservato;
  • 23mila cosmetico/farmaceutico

In aumento negli ultimi anni il consumo di chiocciole su tutto il territorio nazionale, in discesa invece i consumi nelle zone dove vivevano allo stato libero.
Una volta la raccolta allo stato libero primaverile bastava per soddisfare le richieste di mercato, ora l’aumento dei consumi richiede la necessità di allevamenti organizzati dall’uomo. Ecco la nascita dell’elicicoltura, la coltivazione degli elicidi, nome scientifico che identifica le lumache o chiocciole.

Il mutamento dell'allevamento delle chiocciole

E cosi che l’allevamento delle chiocciole in questi ultimi 40 anni è passato da attività marginale e poco conosciuta ad una vera e propria attività agricola.
Nel 2014 erano 10mila persone in tutta Italia con un’estensione degli allevamenti di 9mila ettari.
In forte crescita il mercato nazionale e mondiale della chiocciola in gastronomia è in forte crescita con la conseguenza di una sempre più limitata disponibilità del prodotto proveniente dalla natura.
L’Italia con il suo sistema di allevamento all’aperto caratterizzato da totale alimentazione vegetale e da condizioni pianamente naturali ed ecocompatibili è tutt’ora nel mondo al primo posto per il numero e per l’estensione degli allevamenti (circa 10mila impianti, per
9mila ettari e circa 300 milioni di euro di fatturato annuo per l’intera filiera).
Nel 2016 il comparto delle lumache tra gastronomia, ristorazione e di recente farmaci e prodotti per la bellezza del corpo ha registrato nel mondo un giro di affari di 2.5 milioni di dollari. Tra le new entry ci sono paesi come la Grecia, i paesi dell’est europeo, la Romania, la Bulgaria e paesi magrebini, la Tunisia e il Marocco che hanno costruito da poco impianti mettendo a coltura 6milettari.
L’attuale tendenza Italiana e in generale dei paesi esteri è legata alla produzione di molluschi di media taglia di facile e veloce cottura e dal gusto delicato.
Il 95% degli allevamenti produce questa specie. I prezzi nel 2016 erano di 4 euro al kg all’ingrosso con lumache di allevamento calibrato, asciutto e spurgato. Un trend che dal 2006 è stato in costante aumento partendo da poco meno di 4 euro.

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