Truffe porta a porta: Folletto mette in guardia: chiedere sempre il tesserino di riconoscimento!
Ecco consigli utili e pratici per difendersi dalle truffe.
Dopo le recenti truffe realizzate sul nostro territorio, l’azienda Vorwerk Italia – Divisione Folletto, leader del settore della vendita porta a porta, si è offerta di fornire alcuni consigli utili e pratici per difendersi dalle truffe che sempre più spesso, soprattutto in estate, vengono effettuate a danno di ignari acquirenti.
A rispondere alle nostre domande, Domenico Bonetti, direttore vendite dell’area nord.
Il tesserino di riconoscimento del venditore
“I consulenti di Folletto – così come i consulenti delle altre grandi e solide realtà del settore - sono formati e selezionati accuratamente. Ai fini dell’assunzione vengono loro richiesti i documenti del certificato penale e del carico pendente: se risultano essere “puliti” vengono autorizzati all'acquisizione di un tesserino di riconoscimento numerato dell'Univendita rilasciato dalla pubblica sicurezza. Si tratta di un documento ufficiale che viene rinnovato ogni anno. In caso di smarrimento o furto del tesserino è necessario che l’agente faccia una formale denuncia di smarrimento in Questura o dai Carabinieri prima di poterne ricevere uno sostitutivo. Sono documenti di riconoscimento numerati.”
E’ obbligatorio mostrare il tesserino di riconoscimento?
"Per l’agente è obbligatorio avere e mostrare il tesserino di Univendita che lo accredita come venditore ufficiale di Folletto. Chi ci conosce sa come lavoriamo, cerchiamo di curare l'immagine (siamo sempre in giacca e cravatta): il rapporto e la gentilezza con le persone che ci accolgono e ci fanno entrare in casa dandoci fiducia è fondamentale."
Parlava di Univendita: di che cosa si tratta?
"Univendita è l’associazione nazionale delle più importanti aziende di vendita diretta. Partecipano a Univendita solo professionisti, che formano agenti che fanno corso accademy in azienda (circa 4.000 mila in tutta Italia). Folletto è l’unica tra quelle che vi partecipano a fare esclusivamente vendita porta a porta avendo il contatto diretto con il cliente, le altre organizzano anche altre tipologie di gestione e rapporto con il cliente (ad esempio telefonate, oppure dimostrazioni a gruppi ecc.).
Il presidente di Univendita è, tra l’altro, Ciro Sinatra, il responsabile degli affari istituzionali della Fondetto."
Se uno dei vostri venditori compie un reato penale o si comporta scorrettamente con il cliente cosa succede?
“La nostra azienda ha un codice etico che ogni venditore deve rispettare: nel caso ciò non avvenga questi verrà allontanato. Nel caso di reato penale, il tesserino di riconoscimento non verrà rinnovato e quindi l’agente non potrà più lavorare per noi. Così come nel caso in cui un cliente si lamentasse di un comportamento scorretto o sbagliato, l’agente verrà immediatamente allontanato.
Ha dei consigli da dare ai nostri lettori?
Quando un soggetto viene a bussare alla vostra porta è necessario, prima di dargli fiducia, accertarsi che abbia il tesserino di riconoscimento di Univendita per verificare di parlare con un venditore ufficiale. Per assicurarsi che non si tratti di un tesserino falso è anche possibile effettuare un controllo telefonico e chiedere informazioni relative al nominativo che l’agente fornisce: si può chiamare la sede centrale o gli uffici più vicini.
Univendita è un istituto nuovo?
Prima di Univendita esisteva Avedisco , un'associazione nazionale di vendita diretta servizio consumatori: la differenza tra le due è che Univendita ha raggruppato solo le aziende che svolgono attività diretta di vendita al consumatore (come Avon, Bimby, Folletto ecc.) mentre Avedisco – che esiste ancora - raggruppa anche altre aziende che però non hanno necessariamente un rapporto diretto con il cliente ma lavorano su più livelli di gestione.
Il comunicato di Folletto
Fabio Leoni, Presidente del Consiglio di amministrazione e Consigliere Delegato responsabile in Italia per Vorwerk Italia
“La campagna vuole essere un’iniziativa di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini per guidarli ad acquistare solo prodotti originali che garantiscono qualità, efficienza e prestazioni di alto livello. La contraffazione è un fenomeno da combattere, lede la nostra immagine e crea problemi sia ai nostri agenti che ai nostri clienti. L’originale fa la differenza ed è sinonimo di sicurezza e di garanzia”.
Il commento di Alberto Lasia, Primo Agente d’Italia di Folletto
Alberto Lasia ha 23 anni e quest’anno si è aggiudicato il titolo di più giovane venditore Folletto mai premiato fino a oggi. Secondo la sua esperienza i truffatori non arrecano danno solo ai clienti che, ignari, comprano merce scadente o contraffatta, ma anche alle aziende serie e oneste.
“ Spesso noi genti porta a porta siamo penalizzati dalle persone scorrette che passano prima di noi ma non hanno metodo con il cliente, avendo solo l’intento di vendere un prodotto di bassa qualità.
Io lavoro nella zona si Sassari 12 ore al giorno, dalle 9 del mattino ale 9 di sera e non si sente altro che di truffe e di acquisti online: anche internet ci penalizza. Inoltre durante la settimana vengono fatti mercati che vendono merce che all'apparenza sembra essere di grandi marchi ma che viene venduta alla metà del prezzo: anche questo ci penalizza.”
Ma come si distingue il venditore onesto?
“Innanzitutto la presentazione visiva è importante: noi siamo sempre in giacca e cravatta, con borsa di rappresentanza che portiamo a tracolla, ormai i client i ci riconoscono solo vedendoci. Poi, chiaramente, ci identifichiamo quali venditori di Folletto.”
Fondamentale stare all’erta
“Mi è capitato più di una volta di trovare signore anziane che si presentavano alla porta con un portafoglio pieno di contanti, anche migliaia di euro. Noi di Folletto siamo agenti onesti, ma in questi casi truffare le povere signore sarebbe anche troppo facile per la gente senza scrupoli che si spaccia come venditore porta a porta. Bisogna sempre stare molto attenti!.
Il nostro compito, essendo leader del settore, è anche educare il consumatore a richiedere le garanzie necessarie”.
Giordana Liliana Monti
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