Cala il sipario su Festivaletteratura 2022, raggiunte le 56mila presenze
Il Festival guarda al futuro e scalda i motori per la 27ª edizione, appuntamento all'anno prossimo dal 6 al 10 settembre
Si è conclusa ieri la 26ª edizione di Festivaletteratura ed è stata un successo, un vero e proprio ritorno alla completa normalità con tutte le piazze piene. Sono stati 5 giorni di cultura e di eventi, quest'anno sono stati ben 350. Ecco un bilancio di questa nuova edizione.
Numeri pre-pandemia
Mantova è tornata a riempirsi con numeri pre-pandemia. La gente ha occupato con calore le piazze piene e le location in cui si sono tenuti gli incontri dal 7 all'11 settembre, negli eventi a pagamento ci sono state 42mila presenze mentre in quelli a ingresso libero 14mila per un totale di 56mila visitatori.
Merito di un programma di qualità che ha saputo accomunare tutte le generazioni. Negli oltre 350 eventi, 370 autori e autrici italiani e internazionali hanno avuto modo di soddisfare gli interessi del pubblico che è affamato di storie, che vuole stare insieme e ascoltare quello che gli artisti hanno da dire.
"L’attenzione delle persone, le loro risate, i brusii di commento, tutti nello stesso momento dicevano a noi seduti là su una cosa - ha affermato la scrittrice Valeria Parrella - che le persone vogliono ascoltare storie, e vogliono stare dove si costruiscono le storie perché sanno di farne parte".
Gli ospiti principali
Era iniziato con il botto già il primo giorno, il mercoledì, che ha visto il ritorno in pubblico di Alessandro Baricco dopo la malattia. Il cortile di piazza Castello l'ha accolto con grande affetto e lui si è dichiarato molto emozionato. Sul palco ha portato un approfondimento su Beppe Fenoglio.
Tra gli ospiti uno dei più attesi è stato sicuramente Roberto Saviano che nel corso della giornata di sabato ha parlato di mafia e di Giovanni Falcone accusando la campagna elettorale in vista delle elezioni di trascurare un tema importante quanto la lotta alla mafia.
Ma gli argomenti sono stati diversi, si è parlato di America con l'esperto Francesco Costa e di cinema. Sul palco Pupi Avati ha avuto modo di parlare di Pier Paolo Pasolini. Spazio anche alla satira e alla risata con Valerio Lundini e Neri Marcorè.
Sono tornati anche dei volti amici del Festival come Lella Costa e Bruno Gambarotta ma lo spazio è stato dato anche alla musica, tra gli invitati il cantautore Willie Peyote.
Un'edizione interattiva
L’edizione 2022 ha reso evidente la necessità di instaurare con la città un rapporto nuovo basato sulla sostenibilità, e di continuare a percorrere la via della qualità rispetto a quella della quantità. È stata un'edizione più interattiva.
Festivaletteratura si è aperto di più alla partecipazione di lettrici e lettori con proposte di legge sulla lettura di iniziativa popolare, e progetti per scuole possibili. Sono stati anche costruiti dei parchi giochi temporanei. La gente ha finalmente ripreso possesso dello spazio pubblico.
Grande successo quest’anno hanno avuto le interviste attorno all’idea di Fuoco Sacro della Scrittura in cui il Festival ha chiesto a dieci autrici e autori italiani e stranieri di raccontare quando hanno cominciato ad avvertire questa vocazione, come l’hanno riconosciuta e come riescono a governarla in modo da farne ogni giorno letteratura.
Festivaletteratura su TikTok
Anche i più giovani sono stati avvicinati dalla manifestazione e lo dimostrano i risultati sul web. Il diario appassionato delle giornate del Festival e dei suoi protagonisti sui social sottolinea l'importanza dell'attività digitale. Questa è stata la prima edizione raccontata anche su TikTok, i video pubblicati dal profilo ufficiale hanno totalizzato 3 milioni di visualizzazioni.
Il Festival ha avviato una stretta collaborazione con Tik Tok Italia, portando in città alcuni tra i più influenti Book Toker. Inoltre i video degli eventi sono stati trasmessi in streaming a partire dagli eventi di piazza Castello con i grandi protagonisti della letteratura e le pillole letterarie dalla Tenda Sordello che resteranno online sul canale You Tube di Festivaletteratura.
Il commento a caldo
Infine Festivaletteratura ha chiesto a un autore presente a Mantova un commento sulla ventiseiesima edizione. La scrittrice, drammaturga e giornalista Valeria Parrella ha ripercorso le emozioni di queste giornate.
"Non siamo fatti a compartimenti stagni, l’unico modo che abbiamo per affermarci al chiuso delle nostre identità è andare liberi nel mondo - ha dichiarato la Parrella - Questo fanno i libri e questo cerca di fare un Festival che mette in connessione le due parti altrimenti private del libro: da una parte, in un momento, uno scrittore chiuso nella sua stanza scrive...altrove un lettore in un treno leggerà".
Cala il sipario sulla ventiseiesima edizione ma si scaldano già i motori per la prossima, questi i commenti a caldo di Festivaletteratura su Facebook :