Alla Casa di Rigoletto inaugurata la mostra di Franco Matticchio
Uno dei più conosciuti illustratori italiani, che ha disegnato per i maggiori quotidiani italiani.
Inaugurata alla Casa di Rigoletto di Mantova la mostra “L’Arca” di Franco Matticchio a cura di Melania Gazzotti, un progetto del Comune di Mantova – Assessorato alla Cultura e della Associazione Flangini di Milano
Inaugurata la mostra di Franco Matticchio
Franco Matticchio è uno dei più conosciuti illustratori italiani, nel corso della sua straordinaria carriera, iniziata alla fine degli anni Settanta, ha disegnato per i maggiori quotidiani italiani e ha collaborato con numerosi editori, come autore di copertine e di fumetti.
Il suo tratto e il suo immaginario visivo sono altamente riconoscibili e fanno di lui una delle voci più originali del panorama dell'illustrazione editoriale italiana. Per questo si è scelto di presentare la sua mostra “L’Arca” nel corso di Festivaletteratura di Mantova.
L'esposizione, a cura di Melania Gazzotti, è stata inaugurata martedì 7 settembre alla Casa di Rigoletto, con gli interventi dell’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Mantova Serena Pedrazzoli, l’autore e la curatrice. La Casa di Rigoletto ha già ospitato, sempre in occasione del Festival, le personali degli illustratori di fama internazionale Lorenzo Mattotti (settembre 2019) e Gianluigi Toccafondo (settembre 2020).
L'esposizione
Con “L’Arca”, Mantova vuole rendere omaggio allo stile inconfondibile di Franco Matticchio e al suo personalissimo sguardo sul mondo, che può essere a volte poetico e discreto, altre volte ironico e surreale, ma sempre caratterizzato da una grande curiosità per la natura umana.
L'idea è quella di ripercorrere la carriera dell'autore e la sua vastissima produzione dando risalto a uno dei soggetti da lui più amati: gli animali, che sono sempre stati una fonte inesauribile di ispirazione. Le creature che animano l'universo matticchiano, possono provenire direttamente dal mondo animale, che siano domestiche, selvatiche o esotiche, oppure essere il frutto della sfrenata fantasia dell'autore, che spesso gli attribuisce tratti o atteggiamenti umani.
Possono essere protagoniste di singole tavole, alcune cupe, altre enigmatiche, altre ancora esilaranti, o di intere saghe, come quella del gatto Jones, un felino in camicia, pantaloni e bretelle e con niente meno che una benda sull’occhio sinistro, star di numerose strisce pubblicate su “Linus” e del volume Jones e altri sogni (Rizzoli Lizard, 2016).