"Butterfly – Colori proibiti" in scena a Casalmaggiore
Lo spettacolo andrà in scena sabato 18 gennaio 2020 alle ore 21 al Teatro Comunale di Casalmaggiore.
Lo spettacolo andrà in scena sabato 18 gennaio 2020 alle ore 21 al Teatro Comunale di Casalmaggiore.
“Butterfly – Colori proibiti” in scena a Casalmaggiore
La figura di Butterfly, eterea e lacerata, è protagonista dello spettacolo di danza “Butterfly – Colori proibiti” che la Compagnia Artemis Danza presenta sabato 18 gennaio 2020 alle ore 21 al Teatro Comunale di Casalmaggiore, nell’ambito della Stagione 2019-2020, diretta da Giuseppe Romanetti, realizzata dal Comune di Casalmaggiore con il sostegno della Regione Lombardia nell’ambito di Circuiti Teatrali Lombardi.
Attraversato dal sentimento della dolcezza e del coraggio, lo spettacolo, coreografato e diretto da Monica Casadei (che ne firma anche luci e costumi) mette in scena i sentimenti feriti, il dramma interiore, la solitudine, raccontandone l’attesa e la fine, tragica e ineluttabile, è sostenuto da un’energia a tratti implosiva e a tratti esplosiva che si riverbera tra il piano coreografico e quello sonoro.
Musica e scenografia
La drammaturga musicale alterna i brani originali di Puccini, scelti tra le arie cantate da Cio-Cio-San, e le atmosfere apocalittiche, evocative di antichi rituali, create dal compositore Luca Vianini.
Lo spazio scenico è diviso tra una Butterfly sospesa, collocata in uno spazio-tempo astratto e puro, interpretata dalla danzatrice in sospensione Elena Annovi, e un palcoscenico animato da un gruppo di danzatori (Michelle Atoe, Sara Cavalieri, Jessica D’Angelo, Mattia Molini, Teresa Morisano, Christian Pellino, Danilo Smedile, Alessia Stradiotti) che di Butterfly rappresentano le viscere, il grido di dolore, la presa di coraggio fino al gesto estremo dell’Harakiri.
Dal punto di vista coreografico, a brani veloci, scattanti, impetuosi, che richiamano il flusso di coscienza e la reazione impulsiva agli eventi, si contrappone l’attesa infinita e vibrante, malinconica e silenziosa, della Butterfly sospesa tra leggerezza, sogno, e malinconia. Questa purezza librata in aria è evocata anche all’installazione originale dall’artista pisano Delio Gennai, autore di delicate scritture di carta che caratterizzano la scena.
Il commento di Monica Casadei
“Nell’immaginare la mia Butterfly, sola con sé stessa e le sue emozioni nei terribili anni di attesa – racconta Monica Casadei – mi sono chiesta: cosa succede a livello fisico, emotivo, pulsionale e psichico a un’adolescente che decide di morire perché la vita non ha più senso? Come possiamo immaginare questo mondo interiore, spesso invisibile all’apparenza e invece così rumoroso, devastante, all’interno? Che suono ha questo rumore di viscere, di intestino, di fiati mozzati, di respiri lunghissimi? L’energia che domina tutta la pièce è insieme dolce e silenziosa, e provocatoria-rivoluzionaria. Il sentimento è quello del coraggio, della potenza che non si arrende mai, neanche di fronte all’evidenza. Nessuna resa in Butterfly, solo una dolorosissima lacerazione, una morte dolce e straziante nell’anima insieme a una morte fisica onorevole. Butterfly dice “D’onore muore chi non può serbare vita con onore!” L’onore è una parola antica, che lei pronuncia trasformandosi da meravigliata e stupita adolescente a donna matura, consapevole, che si uccide nell’unico modo coraggioso e fiero: con il rituale del Seppuku, rivelandosi una donna samurai. Un atto di fedeltà ai valori profondi, esattamente come, molto più di recente, fece Yukio Mishima, autore di Colori Proibiti, che scelse l’harakiri per togliersi la vita proprio di fronte al Ministro della difesa giapponese e di fronte alle telecamere, rivendicando l’antica cultura giapponese. Cultura e valori ai quali sono profondamente legata e che fanno parte del mio quotidiano insegnamento: coscienza, consapevolezza, efficacia, forza interiore, lealtà, coraggio, affidabilità, rigore e umiltà. Tutto questo vive anche nella mia Butterfly, nella quale l’eroina è poesia, incanto, purezza, fedeltà”.
Elena Annovi: Danza in sospensione
Danzatrice contemporanea e acrobata per formazione ha sviluppato un esperienza e una passione per la danza in sospensione, Vertical Dance, nonché per la ricerca del movimento aereo. Continua il suo percorso con performance e installazioni, sperimentando il lavoro con il corpo e l’immagine. Da qui nasce il desiderio di fondere il lavoro aereo e quello sul livello orizzontale, per potere creare un linguaggio unico utilizzando i possibili “spazi” e luoghi nei quali andare a sperimentare il corpo e il movimento stesso. Danzatrice della compagnia di Danza Verticale Il Posto, danzatrice acrobata presso la compagnia Materiali Resistenti Dance Factory, lavora con fuse dance visual-interactive e ha danzato presso la compagnia Kitomb. Danzatrice aerea presso il Teatro Alla Scala per varie opere tra cui il Thannoiser con la regia di Fura Dels Baus (direttore d’orchestra Zubin Mehta). Acrobata aerea in occasione della Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 con la compagnia Kataklò.
Luca Vianini, Musiche
Luca Vianini nasce a Rovereto nel 1985 e studia chitarra dall’età di 8 anni. A 16 anni, autoproduce il demo Cd “Alone With a Cursed Mouse”. Nel 2003 fonda il gruppo OUTOPSYA per cui compone tutti i brani e produce alcuni demo Cd, il Cd “SUM” pubblicato da Videoradio (2009) ed il Cd “FAKE” pubblicato da Lizard Records (2011). Contemporaneamente porta avanti il progetto solista Metempsycosys (chitarra e computer) e autoproduce alcuni demo Cd. Compone, esegue e produce la musica per Cd multimediali, sonorizzazione di cortometraggi, – rimusicazione di film muti del primo Novecento come Der Golem, Au Secours e Il Fantasma dell’Opera. Dal 2006 compone ed elabora diverse colonne sonore per gli spettacoli di Artemis Danza, fra cui Cuba 2006, Codice India, Sole dell’anima sola, Giappone e gli spettacoli del progetto Corpo d’Opera Traviata, Tosca X, Donizetti®into a RAVE, Il Barbiere di Siviglia e Butterfly – Colori proibiti. Con il brano “PLUg” vince il premio della critica Concorso UPLOAD 2008 di Bolzano; con “Ritual for the Pregnant Fox” vince il Concorso di Composizione al Conservatorio di musica F. A. Bonporti di Trento (2008). Riceve a Roma il “Premio Anita Bucchi 2008” come miglior musica originale stagione di danza 2008 per Codice India di Artemis Danza di Monica Casadei.
Delio Gennai, installazione
Nasce nel 1948 a Legoli di Peccioli e dal 1966 vive a Pisa. Si è diplomato all’Istituto statale d’Arte e poi laureato in storia dell’arte contemporanea al Dipartimento di Storia delle Arti all’Università di Pisa. Nel 1987 ha aperto una galleria, lo Studio Gennai, che promuove l’arte contemporanea. Il lavoro di ricerca di Delio Gennai, a partire dagli anni ’80, ha tratto ispirazione dal patrimonio artistico della città di Pisa, facendo delle decorazioni marmoree di architetture religiose e dei trofei di guerra islamici, conservati in una chiesa pisana il centro propulsore di un nuovo e personale linguaggio fatto di trasparenze, profili, bianco su bianco, profondità originate dal doppio, dalla contrapposizione positivo-negativo, piuttosto che l’illusionismo prospettico. Come artista ha partecipato a più di 440 mostre, di cui 70 personali.
Gli altri contributi
Contribuiscono alla realizzazione della Stagione Teatrale: AFM Casalmaggiore srl, Azotal spa, La Briantina spa, Padania Alimenti srl, Stefanoni Gaetano.