Virus Cina, ma non solo: settimo caso di meningite fra Bergamo e Brescia
Mentre cresce la paura per il Coronavirus, si riaccende quella per la meningite, che ha già fatto due vittime.
(in apertura il videoservizio di Sky dopo il sesto caso)
Proprio mentre il mondo vive una paura sempre crescente nei riguardi del Coronavirus cinese, in Lombardia ci risiamo: spunta un altro caso di meningite. Sul confine fra la provincia di Bergamo e quella di Brescia, a ridosso del lago d’Iseo, in un’area geografica circoscritta in una manciata di chilometri (nota come Basso Sebino), siamo ormai al settimo caso di infezione da meningococco in soli due mesi. Due i morti.
Ancora meningite fra Bergamo e Brescia
Una scia ferale, che sembra proprio non volersi arrestare:
- 3 dicembre 2019: muore Veronica Cadei, studentessa di 19 anni residente a Villongo.
- 5 dicembre 2019: viene ricoverata una ragazza di 16 anni di Villongo, che frequenta una scuola superiore di Sarnico.
- 23 dicembre 2019: un 36enne di Villongo, che lavora ad Adro, viene ricoverato.
- 2 gennaio 2020: muore Marzia Colosio, 48enne di Tavernola Bergamasca residente a Predore.
- 4 gennaio 2020: un sedicenne di Castelli Calepio viene ricoverato in condizioni gravissime a Bergamo: il suo è l’unico caso di contagio da ceppo B (tutti gli altri sono di ceppo C)
- 13 gennaio 2020: viene ricoverato il marito, di 54 anni, della 48enne di Predore morta il 2 gennaio.
- 31 gennaio 2020: un’anziana di 71 anni residente a Foresto Sparso risulta positiva al Meningococco C.
Il settimo caso a Foresto Sparso
“Una donna di 71 anni è risultata positiva nelle scorse ore al Meningococco C”.
Un comunicato di Regione Lombardia, diffuso nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 31 gennaio 2020, riaccende l’allarme meningite nel Sebino bergamasco. Il caso è stato individuato a Foresto Sparso, paese a pochi chilometri da Villongo, dove risiedeva la prima vittima dell’infezione, Veronica Cadei di 19 anni.
Regione Lombardia precisa
L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, continua:
“La paziente è ricoverata nel reparto malattie infettive dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, fortunatamente in condizioni stabili. Ats di Bergamo ha avviato le procedure di profilassi per i familiari e per le persone che sono state a stretto contatto con lei”.
L’assessore ha poi fatto chiarezza, perché ricordiamo che le operazioni di vaccinazione straordinaria compiute tra fine dicembre e inizio gennaio (vaccinate 45mila persone nell’area del basso Sebino e di Grumello in poco più di un mese) avevano riguardato soltanto la popolazione di età compresa tra i 18 e i 60 anni, oltre che gli studenti e i lavoratori della zona. La nuova malata di meningite, dunque, non rientrava nel piano.
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