Violenza sulla moglie dopo le nozze combinate: condannato
Picchiata fino ad abortire, economicamente sfruttata, psicologicamente vessata: la donna ha trovato la forza di denunciare l'inferno di quelle nozze combinate.
Violenza sulla moglie ed estorsione: picchiata fino a farle perdere il bambino; una condanna mette fine all'incubo.
Violenza sulla moglie a Casaloldo dopo le nozze combinate
E' finito l'incubo, anche se i ricordi dolorosi non si cancelleranno, per una donna di nazionalità macedone protagonista di un matrimonio combinato che si è svolto in Italia. Bekim Dauti, 36 anni di nazionalità macedone, è stato condannato a quattro anni di reclusione e 3mila euro di multa dal giudice Ivano Brigantini. Accusato di violenza sulla moglie nonché estorsione. La vittima ha raccontato la sua terribile storia frutto di un matrimonio combinato tra le famiglie macedoni. Dopo il matrimonio contratto in Macedonia nel 2007, la coppia si è trasferita in Italia.
Picchiata, sfruttata e sola in un Paese straniero
La donna ha spiegato di non aver denunciato prima il marito - nonostante i terribili maltrattamenti - perché era totalmente sola in un Paese che non conosceva, la paura di non riuscire a trovare le risorse per affrontare le conseguenze di una denuncia l'ha portata a rassegnarsi. La vittima ha dovuto anche farsi carico di un pesante debito economico del marito, è stata picchiata nonostante aspettasse un figlio, con una violenza tale che l'ha portata a perdere il bambino.
"Non sai fare niente, sei inutile"
Anche la violenza psicologica alla quale il marito ha sistematicamente sottoposto la moglie, ha avuto un ruolo determinante. La vittima ha raccontato il tenore di alcune minacce che riceveva quotidianamente, ammettendo di essere consapevole di essere stata sposata dal 36enne soltanto per poterla sfruttare economicamente.