Vaccini: nessuna scadenza per i genitori il 10 luglio
Per chi non è ancora in regola ambulatori aperti anche senza appuntamento.
“Nessun obbligo o scadenza al 10 luglio per le famiglie i cui ragazzi sono in regola con le vaccinazioni obbligatorie. Per gli altri, ambulatori aperti anche senza appuntamento, ma in caso di inadempienza prolungata, scattano le sanzioni”. Lo ribadisce l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ricordando che in Lombardia, grazie all’anagrafe informatizzata che consente lo scambio di informazioni in tempo tra le Agenzie per la Tutela della Salute e gli istituti scolastici (nel rispetto delle tempistiche richiamate dal Governo e previste dal Piano nazionale vaccinale), le famiglie che sono in regola con le vaccinazioni obbligatorie dei propri figli non hanno alcun adempimento da svolgere entro il 10 luglio.
I casi di inadempienza
In caso di inadempienza,è prevista invece, la convocazione dei genitori dei minori e un invito diretto a regolarizzare la relativa posizione, fornendo loro tutte le indicazioni e le informazioni del caso. “Al fine di agevolare le famiglie dei minori di età 0-6 anni non in regola con le vaccinazioni – spiega Gallera – che avevano fissato almeno due appuntamenti, poi disattesi, abbiamo attivato l’apertura di ambulatori vaccinali ad accesso libero fino al 31 agosto. Qualora permanesse l’inadempienza, l’ATS di riferimento provvederà ad attivare il percorso sanzionatorio”.
Vaccini: nessuna scadenza per i genitori il 10 luglio
Nei giorni scorsi, anche i ministeri dell’Istruzione e della Salute sono intervenuti sull’argomento specificando, in riferimento alla scadenza del 10 luglio prevista dalla “legge Lorenzin”, che i genitori non hanno più l’obbligo di presentare i certificati di avvenute vaccinazioni per le iscrizioni scolastiche, perchè il “Sistema ormai automatizzato evidenzia le situazioni irregolari che vengono comunicate alle istituzioni scolastiche al fine di provvedere a richiedere i documenti eventualmente mancanti ai genitori”, sottolinea la circolare governativa.
La Regione Lombardia ha da tempo avviato la trasmissione di queste informazioni all’anagrafe vaccinale nazionale, in costruzione, a partire dai nati dell’anno 2000. “Uno sforzo considerevole – sottolinea l’assessore – che prevede la trasmissione e la verifica di circa 42 milioni di dati vaccinali nel rispetto della privacy. Un lavoro importante, svolto in collaborazione con le strutture informatiche regionali”.
Superato il 95% di copertura
“L’attivazione di percorsi informativi adeguati – conclude l’assessore – in combinato disposto con le procedure di legge, ha permesso alla Lombardia di superare la soglia di copertura del 95% prevista dal Piano Nazionale sia per l’esavalente che per la trivalente morbillo-parotite-rosolia”.