Utilizzavano la tecnica dell'abbraccio: 12 indagati per 20 furti nel mantovano VIDEO

Chiedevano indicazioni stradali e, una volta ricevute, ringraziavano molto calorosamente...

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Chiedevano informazioni stradali e poi, una volta ricevute, ringraziavano molto calorosamente chi gliele aveva fornite, solitamente anziani signori dai sfavillanti gioielli e orologi in vista. Poi, dopo i baci e gli abbracci di ringraziamento, si dileguavano velocemente prima che le vittime si accorgessero di essere state derubate, oppure davano il via ad una vera e propria fuga inevitabilmente vinta dalle giovani ladre, che in breve staccano le anziane vittime.

12 indagati

Sono 12 le persone che ora si trovano sotto indagine da parte dell'Arma dei Carabineri di Mantova con l'accusa di furto aggravato, tutti di origine rom e senza fissa dimora.

La dott.ssa Reggiani aveva chiesto per sei di loro la misura della custodia cautelare ma il giudice ha invece disposto come misura cautelare personale il divieto di dimora nella provincia di Mantova. Per le altre 6 persone coinvolte non è stata disposta nessuna misura cautelare.

Cambiavano spesso aspetto, anche grazie all'ausilio di parrucche e vestiti differenti, così da non poter essere riconosciute. Solitamente giravano in gruppetti di 3/4 al massimo, e sceglievano le loro vittime molto accuratamente. Di solito si trattava di anziani o persone sole che giravano con in bella mostra orologi, collane, gioielli di valore facili da portare via durante il consueto abbraccio di ringraziamento.

Dopo i furti le donne fuggivano velocemente, spostandosi immediatamente in un'altra provincia e alle volte anche in un'altra regione. Per mano di questo sodalizio organizzato si contano almeno 20 furti nel mantovano tra la primavera del 2018 e l'autunno del 2019, per un giro d'affari illecito che ammonta a diverse centinaia di migliaia di euro. I ladri alloggiavano in alberghi vicino ai caselli, così da potersi muovere più velocemente in caso di bisogno.

Le indagini

Le indagini, coordinate dal Comando provinciale di Mantova, sono state coadiuvate dal lavoro dai comandi limitrofi di Milano, Verbania, Verona, Bologna e Ancona. Le donne infatti si spostavano in tutto il nord Italia per nascondere le proprie tracce ed allontanare i sospetti, ma le loro misure preventive non sono risultate essere sufficienti: i Carabinieri di Mantova sono riusciti a risalire alle loro identità denunciandoli per i crimini presumibilmente commessi.

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